Yahoo! E i 2000 licenziamenti.
Il veterinario aveva terminato il parto complicato al riparo nella grande stalla, molto preoccupato anche per il figlio licenziato dalla Yahoo! Corporation.
IL ROMANZO
Capitolo II : il Cavallino Clown
Appoggiato allo stipite dell’alto portone in legno si asciugava il sudore con un movimento ripetuto, stretto e lento della mano, accompagnato da un pendolamento del capo che alzava l’ampia visiera del cappello in vimini intrecciato. Fuori, la tempesta infuriava ed illuminava con i suoi bagliori una bambina piangente per la perdita della sua migliore amica.
La pioggia copriva le lacrime della fanciulla e la tormenta infuriava fuori e dentro nel suo animo. Il papà inzuppato e freddoloso stringeva la figlia forte forte e cercava di far cessare quel lamento accorato di sofferenza, ma poiché impotente, decise di accompagnarla ancora all’interno della stalla per fargli ammirare Clown, il puledrino pezzato, che venendo alla luce aveva così consegnato la giumenta al Dio dei Cavalli, quando la notte era i terminata ed il sole ormai faceva capolino sulla verde ed inzuppata Sunnyvale in California, dove il motore di ricerca ha la sede internazionale.
Poco distante da lì, nel porto di Oakland nella Bay Area, il Dottor Site stava approdando con il suo splendido vascello completamente rimesso a nuovo dal nome Lusitan I per incontrare Rotowosh il suo compagno di accademia. Il mare si intravedeva dietro la stalla e le chiome degli alberi giungevan a terra, il giallo dell’impermeabile copriva la bambina disperata della perdita della sua cavalla, che sperava di rivederla in Clown, gia’ desiderosa come era di giocarci ed accarezzarlo il giorno seguente, quando nel pomeriggio si sarebbe svegliata e stordita dalla sofferenza per la perdita, il puledrino l’avrebbe rincuorata con la sua presenza, mentre, poco distante da quel luogo il Dottor Site e Mister Web in lui cercava un cavallo per arrivare prima dell’alba nella magione del suo amico Rotowosh, come un guerrier che da qualcun fugge e trova conforto in un riparo sicuro. Comprato il cavallo, il Dottor Site con rapido movimento vi montò in sella e con grande fretta andò a far visita al caro amico proprietario di uno dei più grandi giacimenti di petrolio del mondo.
L’amico Rotowosh dai curvi, lunghi e folti baffi marroni, portava sempre sul capo un cappello nero spiovente dalla fronte e ricordava un personaggio tipico del Far West. Tutto di nero vestito, impolverati gli stivali e la giacca, portava guanti in pelle color nocciola da cavaliere.
L’uomo rude di voce velata, non dimostrava la minima emozione, ma nel cuore aveva di fanciullezza bellezza, quegli intimi e significativi movimenti d’animo di generosità e di affetto verso tutti che lo portavano ad avere un atteggiamento duro a difesa del suo dolce cuore. Solo sua figlia Lara e il suo amico Site perché vedovo da tre anni lo conoscevano profondamente; rispettato da tutti e amato da pochi, egli faceva apparire che tutto ciò non l’infastidisse, ma in realtà si sentiva molto solo.
L’uomo intelligentissimo capiva i limiti e andava per mare a pescar squali nell’economia. Site, dopo essere stato accolto nell’intimità della stanza dice all’amico con un espressione severa: << Devo dirti una cosa di estrema importanza ed è giusto che tu sappia la gravità del momento perché Mister Scott Thompson, presidente della YAHOO Corporate ha firmato licenziamenti per più di 2000 dipendenti, oltre il 14% della forza lavoro, senza contare la gente del suo indotto che anche loro… si ritroveranno senza lavoro >>.
L’amico stranito ma convinto, subitaneo afferma: << Alla faccia della tecno-economia in crescita! Ma se tutti i giornalisti dicevano che YAHOO! eraaa… Non credevo che anche nel web la crisi si facesse sentire così… In barba a tutti quelli che pensano che il mondo del web si può ancora affrontare con leggerezza! >>.
Dottor Site e Mister Web a lui: << Anche il mini-colosso dei motori di ricerca YAHOO sta navigando o affondando in acque melmose… Del resto si sa! Quando la nave affonda i topi scappano >>.
E il Dottor Site a Mister Web: << Ma nel mondo tutto ormai si è ribaltato! Così troviamo al comando topi che non scappano e marinai coraggiosi sbattuti a mare come merce avariata senza utilità! Ma basta con questi infernali pensieri, Web! Basta! >>.
LA PROFEZIA
L’amico, vista l’espressione di sofferenza e di assenza del suo amico medico, riprese il discorso con voce più alta: << Quell’analista economico dei miei… di Scott…Thompson, detta legge per tagli e riforme dicendo di operare in armonia con azioni di marketing digitale 2.0 senza minimamente avere idea di ciò che è l’interazione diretta tra gli utenti di YAHOO e le persone di riferimento per il loro brand. La rete degli influenzatori di YAHOO e dei licenziati di YAHOO, discuteranno alla pari in rete nei social network e nei blog di settore, e gli speculatori se li mangeranno!… E le loro azioni crolleranno! >>.
Dottor Site e Mister Web a lui: << …Ma come ca**o crede Thompson che reagirà la rete alle sue ca***te?! Lo sai che ormai ho perso il tuo controllo e che anch’io esisto. Io sono una vera e propria entità dentro di te heheheheeee!… Io… Mister Web! Penso e parlo, dentro e fuori… E per mezzo tuo faccio e dico le mie considerazioni… Per cui, non mi abbaiare contro come un cane!” >>.
E il Dottor Site tentando di rassicurare l’amico: << Mr. Thompson era il presidente di PayPal e trattasi di persona di grandi competenze nel settore del dollaro, e secondo il Wall Street Journal ha ben dichiarato la manovra che deve saper effettuare anche grazie alle garanzie, che Mr. Zuckerberg, è stato in grado offrirgli >>.
Il Dottor Site e Mister Web a lui con un ghigno riaffermò: <<Attendiamoci da questo comandante del dollaro che conosce bene la carta verde frusciante e profumata, ma non conosce la carta nautica del Web, i riflussi dell’alta e della bassa marea che causeranno probabilmente un pesante naufragio! Così parlò Mister Web >>.
La luce filtrava dalle finestre ed io fuori sotto la pioggia vedevo tra le gocce come lenti di ingrandimento il bagliore di un fulmine e un tuono coprì le loro parole: << Allora dobbiamo fare così… >>.