Dopo l’incomprensione nata con i media Google richiede ai suoi migliori ingegneri di migliorare ancora di più il nuovo dispositivo di Nexus per le sue App.
Google crea Q e la Nexus assembla il dispositivo elettronico in una fabbrica a San Jose in California. Questa specie di palla nera per streaming video e musica che Google ha pensato non ha dato i risultati sperati e non ha reso merito alle sue App.
Il nuovo dispositivo hardware di Google ha fatto capolino nella ultima conferenza degli sviluppatori nel mese di giugno a San Francisco, ma ora, dopo appena cinque settimane dalla presentazione viene posticipata la sua distribuzione con data da definirsi perché l’oggetto non ha incontrato l’approvazione dei media.
Il fallimento rivela che la sfida è più grande anche del più grande motore di ricerca.
I primi consumatori che hanno sperimentato il dispositivo dicono che Q è troppo complesso e che ha un costo alto per quello che è in grado di fare; circa 300€.
Google riconosce la sua colpa e dichiara ai suoi clienti : “Abbiamo deciso di posticipare il lancio di Nexus Q, mentre stiamo già lavoriamo per renderlo ancora migliore.”
Google spinge per costruire e potenziare l’involucro tecnologico per sostenere la sua battaglia contro Apple, Microsoft e Amazon.com per guadagnare il controllo degli spettacoli televisivi, film, musica che tra qualche anno ascolteremo insieme alla pubblicità mentre saremo seduti sul divano di casa nostra.
Questo è ciò che ha affermato il più rinomato analista marketing statunitense James L. McQuivey, aggiungendo: “Fuori, infuria una battaglia impietosa per i diritti della TV online e per tutti i dispositivi mobili e Google non vuole essere escluso dal business della pubblicità su tutti questi schermi”
Gli inserzionisti quest’anno spenderanno più di 70 miliardi di euro nella TV online, quasi il doppio rispetto ai 37 miliardi spesi nel 2011 in pubblicità. Questo perchè le persone dedicano sempre meno tempo alla carta stampata e ai mezzi tradizionali di divulgazione pubblicitaria preferendo a loro i dispositivi digitali che si prevede arriveranno presto anche a soppiantare la TV tradizionale a favore di quella online.
Il ritardo di Q non è il primo passo falso di Google che cerca disperatamente di trasformarsi in una azienda fornitrice anche di dispositivi elettronici che supportano il suo business, ma anche come Google TV non è riuscito a catturare l’interesse dei media. Q, quindi, è stato ritardato per migliorarne il software anche perché gli ultimi Consumer Reports, come per Google TV di LG, hanno riferito che bisogna migliorarne la versione e il prodotto, quando ancora quest’ultimo non aveva neppure un nome.
Il Q di Nexus, è simile ai dispositivi come Apple TV, Boxee, Roku, ma è molto più costoso di questi prodotti e da molto meno. La collezione dei giochi preistallati è limitata e Google e YouTube, può essere controllato solo da dispositivi Android. Non è chiaro nemmeno come Google vorrebbe far funzionare la sua Tv e anche tutto il resto del suo dispositivo.
Le aziende dell’High Tech vogliono che il Mondo compri i loro dispositivi in modo che comprino anche i loro media e viceversa. Le aziende corrono, le une contro le altre per dividersi gli utenti, ma intanto il gioco diventa sempre più difficile e gli utenti sempre più informati. Attirarli, convincerli e attrarli a utilizzare i loro servizi e i loro dispositivi non è più così semplice.
Gli analisti dicono che la gara è appena iniziata e che il problema di Google per ottenere più persone che utilizzino le sue App come Android e Google Play lo spinge ancor di più a cercare di imporre la sua presenza, sperando che Q diventi il fulcro di collegamento anche per i dispositivi domestici a Internet con l’estensione alla domotica per questo sta cercando di individuare più cose relative alle necessità di tutti noi, nella propria casa.
Google software è continuamente attento al tuo ambiente domestico.
La saga del Nexus Q getta luce su un altro dei punti deboli di Google. Comprendere il modo in cui la gente nel mondo reale vuole utilizzare la tecnologia per socializzare.
Google è arrivato in ritardo nel social networking, anche se dice che il suo social network Google Plus è stato un successo, attirando membri 250 milioni, poiché esso è stato introdotto l’anno scorso. Joe Britt, un engineering director di Google ha detto quando ha introdotto il Q: “E’ tutto molto semplice e interattivo da utilizzare” ma in realtà il prodotto sembra che sia stato progettato dagli ingegneri di Google per l’uso esclusivo di loro stessi, e questo è stato di recente affermato anche da Michael Gartenberg, un analista che studia l’utenza allacciata a Gartner (Agenzia rinomata per sondaggi e statistiche) e ha aggiunto: “È un’altra di quelle soluzioni in cerca di un problema”. Il destino del Q Nexus è anche una lezione importante nella trasformazione che Google sta compiendo come indirizzo strategico delle sue attività. Difatti di recente, a maggio, ha acquistato per $13 miliardi la Motorola Mobility trasformandosi di fatto anche in una società che oltre a fornire software produce hardware e altri dispositivi elettronici sotto il nome di Google-branded come il Nexus 7.