Twitter modifica le sue regole per le sue A.P.I. Proteste in Rete.
Le nuove regole di Twitter non sono piaciute affatto a molti sviluppatori che hanno creato un putiferio online perché l’uccelleto ha imposto regole più severe e commerciali per la sue A.P.I.
Giovedi’ ingegneri e sviluppatori dei social network che mescolano tweets con contenuti da Facebook, Blog e pubblicazioni da altre fonti hanno denunciato ciò che per loro è ritenuta una grande scocciatura.
Le condizioni che Twitter ha imposto sono stati accolte con disprezzo generale.
Uno di loro ha scritto: “Twitter, che tipo di uccello sei diventato? Sei ancora quel carino piccolo uccello azzurro che tutti amano o stai diventando un rapace spaventoso?”
Altri sviluppatori tentano di difendere la scelta di Twitter come per esempio il suo creatore Tapbots.
Il creatore della più popolare App della storia ha fatto sapere tramite il blog della società che la risposta dei media ai cambiamenti delle A.P.I. è troppo esagerata da parte degli sviluppatori e afferma: “C’è stato molto rumore per nulla”.
Si dice che questi cambiamenti all’interno della Rete social siano già in corso da qualche tempo e che i dati inseriti in loro dagli utenti sono usati come merce di scambio per informazioni e pubblicità, tutto nei social sta andando verso una guerra generale ed i social network si stanno trasformando in una macchina operativa per banche e agenzie pubblicitarie con la gestione da parte di queste ultime delle piattaforme dodginess, media business per offerte back-channel per monetizzare il pensiero della gente.
Molte di queste modifiche per Twitter sono inevitabili in quanto deve trovare un modello di business sostenibile per lui per non essere schiacciato dal business on-line degli altri e quindi, Twitter sta sperimentato i vari flussi delle sue entrate con tweets sponsorizzati e pubblicità.
Queste attività non piacciono molto agli sviluppatori di social perchè temono di vedersi comparire nelle A.P.I. le pubblicità di altri all’interno dei loro spazi.
Ma con queste entrate di e-Marketer che inserirà si stima che Twitter farà $260 milioni quest’anno; cifra che impallidisce in confronto a quella di Facebook, che ha generato entarte per l’anno 2011 pari a $3,70 miliardi per le sole applicazioni profit-sharing con applicazioni come Zynga.