Samsung ha staccato Apple su smartphone

La coreana batte del doppio dell’incasso l’azienda statunitense di Cupertino.

Ricordiamoci il nostro passato per non doverlo rivivere

C’era da aspettarselo, la Samsung gioca in casa in un mercato che diventa via via sempre più concorrenziale in oriente per i prodotti occidentali e questa è l’ennesima conferma che la tecnologia nasce e si sviluppa in Occidente, ma il boom del consumo lo ottiene in Oriente dove i prezzi sono notevolmente più accessibili e dove la “bella coreana” la fa da padrone, giocando in casa.

Lo confermano i semestrali di vendita dei pezzi che per Samsung sono circa 56 mila mentre per Apple sono 27 mila, più della metà in meno.

Bisogna dire che la pubblicità degli smartphone di Apple, non aiuta certo il cliente ad acquistarla, troppo autoreferenziale e piena di un puntualizzazioni sul dispositivo con un eccesso di megalomania dell’espertise del marchio che non è più così riconosciuta dai media anche dopo la tartassata che Apple ha ricevuto nel Regno Unito settimana scorsa…

A Seul, la Samsung esulta e mette a segno un record importante, confermandosi tra i giganti della tecnologia quello che vende più smartphone con un risultato tra luglio e settembre netto di 6 miliardi di dollari, che rispetto al periodo precedente 2011 dimostra una crescita del 91% in più, (nemmeno da paragonarsi alla sua rivale di sempre); ne traggono beneficio anche i settori del suo core business come il settore dei dispositivi elettrici ed elettronici di largo consumo per la casa.

Inutile dire che il divario fra i due Colossi comincia a deliniarsi e motiva l’acredine di Apple nei confronti di Samsung che ha un terreno più prospero in Oriente per la sua crescita e dove le persone non sono così diffidenti verso la tecnologia, anzi avvertono il fenomeno come una dichiarazione del loro benessere e felicità intorno a loro.

Le dietrologie occidentali stanno a zero. La potenza dell’oriente sta nelle condizione di sviluppo che avviluppano i loro Paesi e queste sono state poste in atto da governati che le hanno prima pensate a tavolino e poi messe in opera.

Qui da noi invece, è una decadenza continua delle condizioni necessarie per avviluppare le persone con una società che vuole crescere e non togliere queste possibilità a tutti noi, in un suicidio di massa senza senso, messo in atto da una politica inesistente ed artefatta, troppo attenta ai suoi problemi giudiziari e di budget.

Dobbiamo aiutare il nostro popolo a riconoscersi delle possibilità nuove per poter emergere e quello che gli sta intorno deve essere adeguato a questa possibilità.

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