Apple ha vinto la causa e Samsung deve pagare 1,05 miliardi

Infranti volontariamente almeno 3 brevetti.

Oggi, 25 Agosto Apple ha vinto la causa tecnologica del secolo e le sue azioni salgono ancora di più vertiginosamente e vengono battute negli scambi after hours + 1,82%  salendo a  675,90 dollari per azione.
Sembra inarrestabile il successo di Apple che si è vista copiare “involontariamente” 3 brevetti da Samsung.
Samsung, dal canto suo, ribadisce la volontà di continuare lo sviluppo delle tecnologie utili per la sua sopravvivenza, ma il giudice limita le sue potenzialità avvertendola che saranno mandati ispettori a verificare che le linee di produzione siano modificate secondo sentenza e che deve trovare “in sostanza”, delle vie di sviluppo software e hardware completamente alternative a quelle già adottate.
Gli investitori ora si domandano quali ripercussioni e rallentamenti avrà questa  sentenza sullo sviluppo futuro di Samsung.
Vedremo oggi, il Nasdaq, cosa ci saprà dire a fine giornata.
Apple si conferma ancora una volta il campione del mercato tecnologico.

Facebook migliora le sue App per iPhone e iPad

Fantastico raga! Le App sono Up! Più facili e veloci da utilizzare.

Bene si palesa e si rafforza sempre di più la coalizione tra Facebook  e Apple. E Google cerca di rincorrerli sulla stessa strada con le sue nuove App per Android, ma non senza qualche difficoltà e rallenta per non fare altre figuraccie come con Q di Nexus.
Tutti all’arrembaggio! Si susseguono Le notizie innovative di applicazioni sempre più frendly, ma sempre più numerose.
Riusciremo a ricordarcele tutte? Oppure useremo ancora il nostro vecchio mattone Nokia che tutti gli italiani custodiscono ancora nei cassetti con quei bei bottoni analogici.
Ma no… Dai… “Nun facciamose sempre riconoscerce” è così comodo il nuovo sistema touch del Samsung Galaxy 3 che ora ha tanti di quegli scazzi con Apple per questioni di brevetti che sembrerebbe che il CEO di Samsung abbia detto: “Volevamo stupirvi con effetti speciali, ma quelli della Apple ci hanno gabbato”. E ora sembra che Apple abbia risposto: “Basta!… Con te non gioco più rivoglio tutti i miei giocattoli e vado dalla mammina giudice che ti farà veder lei!”.
Ripicche su ripicche sembra che il nuovo mondo tecnologico sia fatto anche di tecno-gnegne e tecno-peppie!
Che sincrasia!

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Microsoft rinnova il logo

La Microsoft è “aggressive”, innova il logo e si prepara al lancio di suoi nuovi prodotti.

Dopo 25 anni , Microsoft, capisce i tempi del rinnovamento e lancia a sorpresa il restiling del suo logo come principio per affrontare l’inizio del grande cambiamento che la Rete vedrà nascere entro la fine del 2013.

Oggi racconta nel suo blog la Microsoft di aver voluto dare una svolta grafica al suo marchio per renderlo più leggero e graficamente più geometrico adeguato ai tempi che stanno per giungere, sancendo di fatto un nuovo inizio che con la presentazione dell’ ultimo sistema operativo Windows 8 annuciato per ottobre, darà il via a una nuova era che la vedrà impegnata a rafforzare la sua presenza in abito professionale dove possiede già il primato per il Business to Business (B2B) e abbinarlo così all’innovativo Windows Phone 8 con le nuove versioni di Office 2012.

Facebook ha la borsa vuota

Facebook crolla in borsa.

Dopo la botta di Thompson, Peter Thiel Cofondatore di PayPal e manager di Facebook vende tutte le sue azioni alla faccia della “faccia-libro”.
Bhe! Sì. Ragazzi, uno dei fondatori di PayPal aveva dei grandi interessi in Facebook, ma ora sembra che dopo la presentazione del social network le sue azioni scottino e così il grande abile magnante della finanza vende 20 milioni di azioni per una transazione da record di circa 400 milioni di dollari.

Inquadriamo un attiminio chi è Thiel.
Mistrer Thiel è quello che ha saputo capire per primo che qualcosa bolliva in pentola quando si accorse che Amazon.com stava facendo un sacco di soldi consegnando libri qua e là, in tempi record, per l’America e capì subito che quelle micro transazioni di pagamento potevano essere incanalate in un sistema automatizzato ed ecco nascere PayPal; così come ha visto primo fra molti in Facebook un grande affare, investendo fin da subito molti soldi. Ma ahimè, si sà, con l’età si diventa miopi e così cercando di recuperare la vista già a maggio aveva venduto 16 milioni di azioni, creando di fatto la corsa al ribasso del social network che non si ferma più. Ieri, dopo una visita al suo “oculista finanziario”,  vende altri 400 milioni di dollari così i titoli hanno toccato nuovi minimi affondando a 18,75 dollari per azione, meno della meta’ dei 38 dollari fissati al suo sbarco in Borsa.

“Bei tempi quando c’era Mister Thompson, lui si che sapeva navigare in un mare di soldi” ripete Thiel ai suoi amici. “Ora mi tocca fare tutto da me, del resto glielo avevo detto di non andare alla Yahoo!”.
La corsa all’oro si sta fermando e ora si intravede all’orizzonte la fine di Internet come la conosciamo oggi.

Atricoli correlati Mr. Thompson fuori da YAHOO!

Giudice solleva nuovi interrogativi su l’uso consapevole del “Mi Piace” nella pubblicità tattica di Facebook

Il “Mi Piace” non piace più al giudice.

CALIFORNIA – Un giudice ha respinto la risposta che i legali di Facebook hanno dovuto dare al  giudice Richard G. Seeborg della Corte distrettuale degli Stati Uniti a San Francisco per una azione legale in “Class action” intrapresa da alcuni utenti “Mi Piace” contro il social network per aver violato i Diritti della Legge dello Stato della California in merito all’utilizzo improprio del “Mi Piace” nella pubblicità a favore di alcuni inserzionisti, senza che questi ultimi siano retribuiti per questa loro approvazione con il “Mi Piace”.  Inoltre il giudice ha voluto precisare anche l’importanza di informare in modo debito i minorenni sullo scopo pubblicitario di destinazione dei loro “Mi Piace”.

Poi il giudice ha puntualizzato ancora una volta l’importanza che tutti gli utenti di Facebook siano sufficientemente messi al corrente su come il loro “Mi piace” siano tradotti in profitto per le aziende e ha poi ordinato alle Parti di raggiungere un accordo provvisorio, all’inizio di quest’anno.

Quindi la proposta di transazione fatta da Facebook è stata accettata dalle Parti ed è formulata in due punti salienti. Il primo punto si ripropone di informare meglio gli utenti sulle storie sponsorizzate e si  impone di limitare l’uso della funzione opt-out alle persone sotto i 18 anni. Il secondo punto accettato dal socialcolosso è quello di pagare 10 milioni di dollari per la sponsorizzare di gruppi di lavoro che si battono sui diritti alla privacy digitale, più 10 milioni di dollari per coprire le spese legali dei ricorrenti.
Questa soluzione accettata, però non è stata sufficiente ad inibire Facebook nel continuare a proporre ancora le storie sponsorizzate. Insomma, questa offerta di patteggiamento per Facebook non è sufficiente a fermare la sua sfrenata voglia di trarre profitti dalla pubblicità perchè ha bisogno di questi proventi per aumentare le entrate e convincere gli investitori delle sue prospettive a lungo termine.

Quindi lo scorso Venerdì il giudice federale della California ha respinto la risposta dei legali di Facebook. Quasta era attesa anche dai legali della class-action per poter dimostrare che i termini dell’accordo non erano stati considerati come”aria fritta”.

Di fatto il caso si concentra su una tattica pubblicitaria conosciuta anche come “sponsorizza le storie”, in cui Facebook chiede agli utenti di avallare i marchi con il “Mi Piace”, in alcuni casi, senza che gli utenti siano a conoscenza che la loro approvazione sarà utilizzata ai fini pubblicitari.
Se per esempio gli utenti esprimono il “Mi Piace” su una azienda rivenditrice, la stessa azienda utilizza poi questi ultimi nella pubblicità per confermare questi prodotti ai loro amici sul social network.  L’azienda paga Facebook per il servizio.

Facebook ha dato molto risalto a questo tipo di pubblicità. Inquanto per i suoi nuovi dirigenti sembra rappresentare una particolare fonte preziosa di entrate nella sezione cellulari, un’area dove l’azienda ha lottato per rafforzare i propri profitti.

Nella querela presentata lo scorso anno, i querelanti hanno sostenuto che gli utenti di Facebook non sono stati sufficientemente informati su come il loro “Mi Piace” si traducano in profitti per l’azienda. Le due parti hanno raggiunto un accordo provvisorio all’inizio di quest’anno. Come componente del patteggiamento proposto, Facebook ha accettato di informare meglio gli utenti sulle storie sponsorizzate, per limitarne il loro uso e per consentire alle persone sotto i 18 anni di capire questa funzione. Ma il patteggiamento non ha inibito Facebook che ha continuato a servire storie sponsorizzate.

Venerdì, quindi il giudice Richard G. Seeborg della Corte distrettuale degli Stati Uniti a San Francisco ha respinto il progetto di decreto e ha chiesto a entrambe le Parti di portare giustificazione di come entrambi abbiano portato a termine il loro negoziato con gli importi dovuti.
E ha detto: “Si metta agli atti che: – Ci sono ragionevoli dubbi per quanto riguarda la soluzione di pattegiamento proposta”.
Questi “dubbi” sono stati sufficienti a far scattare in aula gli avvocati di Facebook che sono corsi subito a cercare di convincere la Corte delle loro ragioni e nei prossimi mesi si impegneranno a mantenerle.

Il giudice Seeborg ha poi aggiunto che voleva chiarimenti in merito per dare sollievo a tutti quei milioni di utenti di Facebook di cui nomi e fotografie sono già state utilizzate per scopi pubblicitari. Inoltre ha ancora richiesto di “adeguarsi a questa norma di correttezza” e di concordare con le Parti  le destinazioni degli importi da dare in beneficenza.
Ha sollevato poi ancora una preoccupazione su quanto e come le dimensioni di pagamento legale sia preoccupantemente irrisorio rispetto alle richieste dei querelanti.

“Continuiamo a credere che la soluzione sia equa, ragionevole e adeguata”, un portavoce di Facebook ha detto in una e-mail in ritardo Sabato. “Apprezziamo la guida della corte e siamo ansiosi di affrontare le questioni sollevate in ordine. Siamo fiduciosi di poter risolvere le questioni sollevate dal giudice senza rivedere sostanzialmente l’accordo.”

Twitter modifica le sue A.P.I. e le fà diventare vespe

Twitter modifica le sue regole per le sue A.P.I. Proteste in Rete.

Le nuove regole di Twitter non sono piaciute affatto a molti sviluppatori che hanno creato un putiferio online perché l’uccelleto ha imposto regole più severe e commerciali per la sue  A.P.I.

Giovedi’ ingegneri e  sviluppatori dei social network che mescolano tweets con contenuti da Facebook, Blog e pubblicazioni da altre fonti hanno denunciato ciò che per loro è ritenuta una grande scocciatura.

Le condizioni che Twitter ha imposto sono stati accolte con disprezzo generale.
Uno di loro ha scritto: “Twitter, che tipo di uccello sei diventato? Sei ancora quel carino piccolo uccello azzurro che tutti amano o stai diventando un rapace spaventoso?”
Altri sviluppatori tentano di difendere la scelta di Twitter come per esempio il suo creatore Tapbots.
Il creatore della più popolare App della storia ha fatto sapere tramite il blog della società che la risposta dei media ai cambiamenti delle A.P.I. è troppo esagerata da parte degli sviluppatori e afferma: “C’è stato molto rumore per nulla”.

Si dice che questi cambiamenti all’interno della Rete social siano già in corso da qualche tempo  e che i dati inseriti in loro dagli utenti sono usati come merce di scambio per informazioni e pubblicità,  tutto nei social sta andando verso una guerra generale ed i social network si stanno trasformando in una macchina operativa per banche e agenzie pubblicitarie con la gestione da parte di queste ultime delle piattaforme dodginess, media business per offerte back-channel  per monetizzare il pensiero della gente.

Molte  di queste modifiche per Twitter sono inevitabili in quanto  deve trovare un modello di business sostenibile per lui per non essere schiacciato dal business on-line degli altri e quindi, Twitter sta sperimentato i vari flussi delle sue entrate con tweets sponsorizzati e pubblicità.
Queste attività non piacciono molto agli sviluppatori di social perchè temono di vedersi comparire nelle A.P.I. le pubblicità di altri all’interno dei loro spazi.
Ma con queste entrate di e-Marketer che inserirà si stima che Twitter farà $260 milioni quest’anno; cifra che impallidisce in confronto a quella di Facebook, che ha generato entarte per l’anno 2011 pari a $3,70 miliardi per le sole applicazioni profit-sharing con applicazioni come Zynga.

Google penalizzerà i siti con immagini e video “illegali”

La Grande G penalizzerà i siti che non hanno la proprietà delle loro immagini e video.

Ieri è trapelata la notizia che Google ha modificato il suo algoritmo per “abbassare” la posizione nelle SERP dei siti che contengono film e brani musicali definiti da lui “illegali”, ma per il momento non ci è dato sapere cosa lui consideri illegale.

Google ha poi dato 7 giorni di tempo per adeguare tutti i siti web al suo standard, pena l’inferno gugoliano.

Si potrebbe pensare che l’annuncio di ieri della Grande G precisi che in particolar modo questo editto colpirà gli indirizzi web su cui e stata rilevata la segnalazione di violazione dalle Major musicali o cinematografiche.

Ma, la domanda sorge spontanea: “Quali sono gli sviluppi e le libertà che il motore di ricerca potrà prendersi in funzione di quelle presunte segnalazioni per violazioni di copyright?”

Google si nasconde dietro l’affermazione che queste ultime arrivino in 30 gg. a superare i 4,2 milioni di segnalazioni.

Ma quante di queste sono vere e quante di queste sono presunte, e chi le definisce tali?
Ora lo sappiamo. Lui tra 7 giorni!

Come potrà essere esteso questo algoritmo in futuro e quali saranno le implicazioni di tutto ciò lo vedremo entro la fine del 2013, quando la battaglia della TV on-line aprirà ufficialmente i battenti.

Molto probabilmente questo genere di limitazione colpirà altri sistemi di broadcasting diversi dal suo YouTube, ammenoché questi ultimi, non possiedano già una tecnologia per l’assegnazione di proprietà delle immagini come quella che Google ha depositato per i contenuti da lui ritenuti “illegali”.

Noi già immaginiamo “le libertà” che il potente motore di ricerca si prenderà.

E’ per questo che da sempre adottiamo una nostra tecnologia strategica che utilizza il deposito di proprietà delle immagini come leva legale presso le autorità internazionali preposte all’accertazione delle proprietà intellettuali.

Le nostre immagini e quelle dei nostri clienti sono conformi allo standard imposto dalle Leggi di tutti i Paesi, Nazioni e/o Stati di quell’Area Territoriale o Regione.

Il consiglio è sempre quello di dare più valore alle proprie immagini o video inserendole in contesti autorizzati che le accreditino come tali, naturalmente sempre se queste ultime hanno un valore ragionevole per il proprietario.

“Ognuno è padrone in casa sua” si dice, ma si dice anche “casa galera” e la “verità sta nel mezzo”.

Attacco cracker a WikiLeaks interrotto il suo lavoro

Il noto sito di WikiLeaks è stato attaccato ieri in massa da cracker.

 

Il sito http://wikileaks.org/is è attualmente non disponibile.

(PRAVDA) – MOSCA, 12 AGO – In una dichiarazione ufficiale dell’organizzazione all’inizio di agosto WikiLeaks aveva annunciato che attacchi informatici di massa mettevano a rischio il portale. Migliaia di indirizzi di ip diversi e che il consumo della banda (10 Gigabit al secondo) era in crisi.
Gli AntiLeaks sconosciuti, hanno rivendicato la paternià dell’attacco informatico sul sito siteua.org. perchè WikiLeaks stava pubblicando lettere di politici siriani.

WikiLeaks è un progetto internazionale di social network, che deriva da corrispondenza e documenti informatici segreti trapelati da personale politico e diplomatico. Una volta note queste informazioni, sono diventate una risorsa per svelare la politica degli Stati Uniti contro l’Iraq e l’Afghanistan.

Vedi anche: WikiLeaks documenti pubblicati: “L’ombra CIA”.
WikiLeaks pubblicato documenti “l’ombra CIA” 2012 | Fonte: Pravda.ru

La “Pravda.ru” scrive che il creatore del sito scandaloso è stato arrestato lo scorso dicembre sulla base di un mandato d’arresto europeo emesso in Svezia dopo che due donne lo hanno accusato di molestie sessuali e che Julian Assange è stato oltre un mese asserragliato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
E aggiunge che “Il Presidente dell’Equador Rafael Correa ha promesso di prendere a breve una decisione per dare asilo politico al creatore di WikiLeaks dopo le Olimpiadi”.

WikiLeaks ha iniziato a pubblicare le email scandalose sulla CIA del cosiddetto caso “Shadow” a riguardo della agenzia di intelligence privata Stratfor.
I documenti svelati via internet sono stati creati tra il 2004 e il 2011 e nei messaggi vi sono informazioni circa l’agenzia, la sua struttura di delatori e i suoi metodi psicologici di lavoro. Si parla di diverse milioni di lettere, riferiscono fonti della CBS News.

WikiLeaks ha rifiutato di svelare il nome di coloro che hanno fornito i documenti. A sua volta, la Stratfor ha detto che le lettere sono state sottratte da un gruppo sconosciuto di hacker che hanno devastato i server dell’azienda. La Stratfor ha  fatto sapere tramite un comunicato stampa, rispondendo alle domande concernenti il contenuto delle lettere che: << Se essi sono alla ricerca di qualcosa di segreto saranno delusi.
Ci hanno rubato la proprietà delle nostre informazioni e noi non faremo il doppio delle vittime! >> — Questo riporta l’agenzia Reuters.

Poi la Pravda riporta che gli “Anonymous” attaccarono i siti del governo panamense e cita  IT News che scrive: “Dio sa che cosa potrebbero scrivere di sciocco o di goffo un centinaio di collaboratori politici nei loro infiniti messaggi che potrebbero anche diventare la base di interpretazioni errate della verità”.
Tuttavia, WikiLeaks ha dato una garanzia che le lettere sono le uniche informazioni sugli attacchi del governo degli Stati Uniti. Julian Assange ha avvisato le autorità e i media che la Stratfor WiliLeaks è una ditta privata di intelligence che lavora con informatori del governo americano così come con intelligence straniere di dubbia reputazione e ai giornalisti ha aggiunto “Lo scopo di Stratfor è stato spesso l’organizzazione attivista per il combattimento solo contro un’idea democratica diversa.”
Assange sta andando in Russia.

Non temete! C’è un nuovo virus per smartphone Android e Blackberry

Trovati 5 nuovi malware per smartphone Android e Blackberry.

Dovete sapere che un amico esperto in informatica un giorno mi disse:
<< Hei! Eugenio, stai attento qua! >> Prese la mia chiavetta vodafone e la inserì all’interno di quel suo computer che sembrava uscito da “The Day After” da quanto fosse consunto da ore e ore di utilizzo. Poi, velocemente inserì una scheda di accesso magnetico con una grande effige dell’ FBI al centro sottostante il suo nome scritto in grigio con un codice a lato e mi fece notare con uno sguardo simpatico e un cenno del capo volto al suo monitor che in meno di tre secondi avevo già ricevuto 51 attacchi informatici. E aggiunse: << Visto, tutto sotto controllo! Basta che non ci cada in testa un meteorite che domani sarà ancora tutto al sicuro! >>.
Il risultato sul suo monitor non lasciava incertezze. Lui voleva farmi capire che i virus pericolosi sono talmente eccezionali oggi quanto un meteorite sulla testa di uno sfigato.
Quindi inserite una buona password sul vostro cellulare e per favore non mettete la vostra data di nascita o il nome di vostra moglie se siete ancora sposati. I possessori di Blackberry e cellulari Android devono stare tranquilli anche se la compagnia di sicurezza informatica Kaspersky Labs racconta di un in attacco di cracker contro questi dispositivi.
Il programma utilizzato per gli attacchi e’ Zitmo, versione per dispositivi mobili del noto Zeus per pc, ma ancora una volta non fa paura a nessuno.

METTETE INVECE LE PASSWORD SUI VOSTRI DISPOSITIVI MOBILI!

Google Q di Nexus per il momento è un flop

Dopo l’incomprensione nata con i media Google richiede ai suoi migliori ingegneri di migliorare ancora di più il nuovo dispositivo di Nexus per le sue App.

Google crea Q e la Nexus assembla il dispositivo elettronico in una fabbrica a San Jose in California. Questa specie di palla nera per streaming video e musica che Google ha pensato non ha dato i risultati sperati e non ha reso merito alle sue App.

Il nuovo dispositivo hardware di Google ha fatto capolino nella ultima conferenza degli sviluppatori nel mese di giugno a San Francisco, ma ora, dopo appena cinque settimane dalla presentazione viene posticipata la sua distribuzione con data da definirsi perché l’oggetto non ha incontrato l’approvazione dei media.

Il fallimento rivela che la sfida è più grande anche del più grande motore di ricerca.

I primi consumatori che hanno sperimentato il dispositivo dicono che Q è troppo complesso e che ha un costo alto per quello che è in grado di fare; circa 300€.

Google riconosce la sua colpa e dichiara ai suoi clienti : “Abbiamo deciso di posticipare il lancio di Nexus Q, mentre stiamo già lavoriamo per renderlo ancora migliore.”

Google spinge per costruire e potenziare l’involucro tecnologico per sostenere la sua battaglia contro Apple, Microsoft e Amazon.com per guadagnare il controllo degli spettacoli televisivi, film, musica che tra qualche anno ascolteremo insieme alla pubblicità mentre saremo seduti sul divano di casa nostra.

Questo è ciò che ha affermato il più rinomato analista marketing statunitense James L. McQuivey, aggiungendo: “Fuori, infuria una battaglia impietosa per i diritti della TV online e per tutti i dispositivi mobili e Google non vuole essere escluso dal business della pubblicità su tutti questi schermi”

Gli inserzionisti quest’anno spenderanno più di 70 miliardi di euro nella TV online, quasi il doppio rispetto ai 37 miliardi spesi nel 2011 in pubblicità. Questo perchè le persone dedicano sempre meno tempo alla carta stampata e ai mezzi tradizionali di divulgazione pubblicitaria preferendo a loro i dispositivi digitali che si prevede arriveranno presto anche a soppiantare la TV tradizionale a favore di quella online.

Il ritardo di Q non è il primo passo falso di Google che cerca disperatamente di trasformarsi in una azienda fornitrice anche di dispositivi elettronici che supportano il suo business, ma anche come Google TV non è riuscito a catturare l’interesse dei media. Q, quindi, è stato ritardato per migliorarne il software anche perché gli ultimi Consumer Reports, come per Google TV di LG, hanno riferito che bisogna migliorarne la versione e il prodotto, quando ancora quest’ultimo non aveva neppure un nome.

Il Q di Nexus, è simile ai dispositivi come Apple TV, Boxee, Roku, ma è molto più costoso di questi prodotti e da molto meno. La collezione dei giochi preistallati è limitata e Google e YouTube, può essere controllato solo da dispositivi Android. Non è chiaro nemmeno come Google vorrebbe far funzionare la sua Tv e anche tutto il resto del suo dispositivo.

Le aziende dell’High Tech vogliono che il Mondo compri i loro dispositivi in modo che comprino anche i loro media e  viceversa.  Le aziende corrono, le une contro le altre per dividersi gli utenti, ma intanto il gioco diventa sempre più difficile e gli utenti sempre più informati. Attirarli, convincerli e attrarli a utilizzare i loro servizi e i loro dispositivi non è più così semplice.

Gli analisti dicono che la gara è appena iniziata e che il problema di Google per ottenere più persone che utilizzino le sue App come Android e Google Play lo spinge ancor di più a cercare di imporre la sua presenza, sperando che Q diventi il fulcro di collegamento anche per i dispositivi domestici a Internet con l’estensione alla domotica per questo sta cercando di individuare più cose relative alle necessità di tutti noi, nella propria casa.

Google software è continuamente attento al tuo ambiente domestico.

La saga del Nexus Q getta luce su un altro dei punti deboli di Google. Comprendere il modo in cui la gente nel mondo reale vuole utilizzare la tecnologia per socializzare.

Google è arrivato in ritardo nel social networking, anche se dice che il suo social network Google Plus è stato un successo, attirando membri 250 milioni, poiché esso è stato introdotto l’anno scorso. Joe Britt, un engineering director di Google ha detto quando ha introdotto il Q: “E’ tutto molto semplice e interattivo da utilizzare” ma in realtà il prodotto sembra che sia stato progettato dagli ingegneri di Google per l’uso esclusivo di loro stessi, e questo è stato di recente affermato anche da Michael Gartenberg, un analista che studia l’utenza allacciata a Gartner (Agenzia rinomata per sondaggi e statistiche)  e ha aggiunto: “È un’altra di quelle soluzioni in cerca di un problema”. Il destino del Q Nexus è anche una lezione importante nella trasformazione che Google sta compiendo come indirizzo strategico delle sue attività. Difatti di recente, a maggio, ha acquistato per $13 miliardi la Motorola Mobility trasformandosi di fatto anche in una società che oltre a fornire software produce hardware e altri dispositivi elettronici sotto il nome di Google-branded come il Nexus 7.

Il nuovo iOS 6 di Apple non vuole più YouTube

Sul nuovo sistema operativo iOS 6 mobile di Apple non c’è spazio di default per YouTube.

I video non saranno più disponibili via Web tramite l’App di Apple. Questo impedirà la visione di YouTube su tutti i dispositivi mobili del colosso di Cupertino e anche per altri servizi di Google si sta preparando la stessa fine come Google Maps.

Urrà! Il 3.0 è iniziato e la guerra nascosta che si sta scatenando è tutta per i mobili e la TV interattiva.

Con il nuovo iOS 6 si vedranno i video solo tramite Safari.
Google cerca di costruire un App da inserire nel sistema, ma conoscendo gli amici di Apple non sarà così facile mantenerne tutti i diritti per il grande G.
Rumor riferiscono che YouTube vorrebbe migliorare l’offerta, ma noi non ne vediamo ancora i risultati.
La nuova guerra delle App sta accelerando i suoi tempi, per colpa di una vecchia signora che non vuole andare in pensione. Anzi, la TV interattiva sarà la terra ambita dai grandi colossi per seminare pubblicità.
Bisogna anche dire che la posizione equilibratrice del Consorzio Internet, W3C sta di fatto indebolendo la posizione predominante di YouTube, dotando di nuove potenzialità distributive l’HTML5 con la possibilità di indentare video tramite lo sviluppo del codice di programmazione con nuovi sistemi che permettono la compatibilità Cross-Platform. Nonostante questa tecnologia HTML5 non sia ancora pienamente supportata come standard da tutti i browser, Prosdo.com ha implementato una propria tecnologia che può garantire la visione su qualunque browser, sistema operativo esistente e su tutti i dispositivi mobili e stabili, in tutti Paesi del Mondo compresa la Repubblica Popolare Cinese, dove abbiamo ottenuto le autorizzazioni legali per la pubblicazione i nostri video e quelli dei nostri clienti. 

Il mobile resta la soluzione più appetibile per tutti.

Bisogna anche rammentarsi che Google ha il gap di non poter distribuire i suoi prodotti in Cina e Apple non ha potuto fare altrimenti che eliminarlo dalle sue App preistallate.

La Cina impone la sua forza con il suo motore di ricerca Baidu.
Del resto Internet è grande e Google perde troppo tempo a rinchiudere tutti i piccoli siti all’interno dei suoi anelli a favore di quelli che gli forniscono fino all’80% dei loro proventi.
Così Apple costruisce la sua rete e con il suo nuovo sistema di mappe online OpenStreetMap (OSM) e il sistema di geo-localizzazione comprato di recente da Facebook, portano il famoso social network, su iPhone e iPad che peraltro, ha avuto anche lui il buon senso, di restare in Cina accettando i limiti imposti dal suo governo.

Google sta perdendo i principi di ugulianza che lo hanno reso grande nella rete e oggi molti colossi non lo apprezzano più come una volta, anche se per noi rimane sempre il grande G.

Windows 8. Problemi? Che novedades!

‘Metro’ il nome scelto da Microsoft non sarebbe disponibile.

Come ti chiami?
Non lo so, rispose in fasce il bimbo tecnologico.
Il mio nome è già depositato!

Il nuovo sistema operativo di Microsoft Windows 8 non è ancora nato che già presenta dei problemi relativi al nome.
Speriamo che non sia un nuovo Windows Vista! 🙁

Il colosso di Mountain View debutterà il 26 ottobre prossimo con il suo nuovo sistema operativo, fino ad ora chiamato ‘Metro’. Ora, però, si viene a sapere che il marchio è stato registrato 5 anni fa dalla tedesca Metro AG e che questa voglia fare causa a Micrososft per legittimi diritti di proprietà violati.

“Ma benedetto il signore… Nessuno ha controllato prima!” Questa, è l’esclamazione fatta dal CEO Steve Ballmer dopo che il capo dell’ufficio brevetti di Microsof, 10 giorni fa, gli ha comunicato l’impossibilità della registrazione del tanto decantato marchio del nuovo sistema operativo.

Difatto, però, l’interfaccia del sistema si presenta bene.
La griglia ideata dagli sviluppatori del Grande Filantropo, da vita ad una interattività molto domestica che permette di poter utilizzare al meglio tutto il sistema, in particolar modo dedicato a tutti i dispositivi mobili.
L’imprinting, rilevato dal nostro esperto in sistemi informatici, è quello dedito all’utilizzo semi ludico professionale di ultima generazione per dispositivi tipo gli “Phablet” di ultima generazione come il Samsung Galaxy Note 2 .

La griglia, a mattonelle, si ripresenta come un multiplo ogni volta che si effettua il clic, permettendo una maggiore intuitività e fruibilità del contenuto.
La tecnologia così iplementata, permette anche ai disabili un miglior interscambio, macchina uomo. (WCAG) L’indirizzo tecnologico, si dice che sia stato fortemente voluto, nel dietro le quinte, da Bill Gates in persona.

I rumors dicono che il Grande Filantropo abbia fatto circolare la voce di chiamarlo “Windows 8 style UI” e che abbia poi aggiunto “Facciamo finta di averlo chiamato fino ad ora ‘Metro’, come nome in codice”.
Non ufficialmente si dice anche che il buon Steve Ballmer, attuale CEO di Microsoft, abbia rimbrottato “Ma bravo… Avevo già impostato tutta la campagna pubblicitaria e ora… Ora, mi toccherà rifare tutto da capo.
Tanto a lui cosa importa! Fa presto lui! Sono io che devo preoccuparmi della figura che facciamo con quelli della Apple!
Forse non riusciremo ad uscire per quella data?!”

Microsoft toglie Hotmail e mette Outlook.com

E’ morto il Re. Viva il Re! Che si chiamerà Outlook.com.

http://www.youtube.com/watch?v=XFamMtp6tG8

Il primo servizio gratuito di posta elettronica della storia di Internet, va in pensione e Microsoft decide di fare concorrenza a G-Mail di Google inserendo nuove funzionalità più vicine alle necessità degli utenti di oggi.
Hotmail è nata il 1996 e rimarrà un bel ricordo in tutti noi che, rimembriamo ancora la sorpresa di poter usufruire di un servizio di e-mail gratis. 😉 Strampiena di SPAM! 🙂

Oggi viene sostituita da Outlook.com. Niente da ridire. Anzi, un bel cambiamento!

Microsoft, non si arrende, e lancia così ancora il guanto di sfida a Google per cercare di recuperare quote di mercato lasciate perdere a favore del segmento B2B (Business to Business).

Ancora una volta, il gigante dell’informatica che per primo la rese accessibile con semplicità a tutti noi, decide di riproporci un suo servizio, con stile grafico accattivante ed all’altezza delle nostre attese. Con il nome Outlook.com, Microsoft, intende ridenominare la famosa casella postale dei suoi luoghi di lavoro, rendendo il servizio di posta online piu’ vicino e riconducibile alla tradizione del marchio di Redmond.

L’implementazione del servizio segue le necessità odierne dei nuovi utenti, rendendo tutto disponibile attraverso una grafica migliore e più accattivante.

L’intuitività delle azioni, è più “user friendly”, questo per avvicinare i nuovi giovanissimi utenti anche tramite un’interfaccia con un linguaggio più interattivo, capace di veicolare i loro pensieri anche tramite molte abbreviazioni e simboli che le giovani leve adoperano sui social network.

Con questo cambiamento, Microsoft, vuole continuare ad offrire una alternativa valida a Google che, pur essendo fortissimo in tutto l’occidente, non detiene nessuna quota di mercato in Cina, dove invece troviamo una presenza significativa del motore di ricerca del colosso Bing e la presenza di molti altri servizi/prodotti Microsoft.
Se vuoi utilizzarla gratis clicca qui!

 

Arriva il nuovo sistema operativo di Apple

3 milioni di download in 4 giorni per Mountain Lion

NEW YORK – Il Leone di montagna non è un animale in estinzione, anzi gode di ottima salute e si riproduce in soli 4 giorni in 3 milioni di esemplari.

Questo è un nuovo successo per i prodotti Apple che confermano così, la giusta strada intrapresa dal successore di Steve Jobs e continua ad affermarla come l’azienda leader sul mercato più competitivo del Mondo.

Con questo paradosso informatico la Apple ha voluto dedicare la nona versione di OS X ad un animale forte ma in estinzione, ma è già stata confermata, la versione di maggior successo nella storia di Apple.

Philip Schiller, il suo vice presidente, oggi in un comunicato stampa dice: ”Appena un anno dopo l’introduzione di Lion, che ha avuto un incredibile successo, i clienti hanno effettuato oltre tre milioni di download di Mountain Lion in appena quattro giorni ed è la versione del sistema operativo X di maggior successo ”.

Abbiamo avuto anche noi la necessità di capire le potenzialità di questo grande successo perchè in azienda abbiamo ben 6 computer Apple e abbiamo riscontrato le attività svolte dal sistema operativo che sono notevolmente migliorate soprattutto negli aspetti dell’elaborazione di risposta grafica; ma per l’utilizzo in Rete notiamo ancora molte pecche, come l’impossibilità di cancellare completamente la Cache nell’ultima versione di Safari, e questo non aiuta la privacy.

L’ appesantimento, dovuto al queste nuove attività, rende più semplici le applicazioni per i motori di ricerca, ma per chi svolge professioni che abbisognano di riservatezza, per se o per i propri clienti, ne impedisce l’utilizzo sicuro in Rete.

Ovviamente attendiamo gli aggiornamenti, minor release per le patch di sicurezza che andranno a sanare le vulnerabilità attualmente riscontrate nel sistema.

La capacità di Apple di essere sempre in testa in questa gara tecnologica la rende avvincente!

Samsung Galaxy Note 2 Vs iPad

Per il ‘phablet’ probabile lancio il 15 agosto.

MILANO – Samsung ha dichiarato con effetto sorpresa, nella sua sede negli States, una presentazione alla grande per il 15 agosto dell’ ibrido di nuova generazione Galaxy Note2.
L’ibrido, è stato concepito per lanciare una sfida a Apple ed al suo portentoso iPad che però ha problemi di connettività, creando i presupposti per assicurarsi una nicchia di mercato molto interessante nell’immediato futuro, dove è prevista l’implementazione della vendita di pubblicità attraverso canali su Tv on-line.
Per questo, il Galaxy Note 2, denominato dagli snob della rete già il ‘phablet’, è un dispositivo a meta’ tra tablet e smartphone.
Le caratteristiche tecniche sono portentose, processore Exynos quad core con frequenza da 1.6 Ghz., stabilità di connessione, display da 5.5 pollici, piu’ grande di quello attuale, sensibilità di risposta del touch screen iperveloce e finalmente una vera alta definizione sullo schermo.
Queste sono le caratteristiche tecniche che per il momento sono state divulgate da Samsung.
E’ chiaro che il futuro della televisione è sempre di più on-line e di conseguenza, internet con le sue attività di marketing 2.0 e social-marketing, pronte ad entrare nelle case di tutti gli italiani.
Siamo ad un passo da una vera e propria rivoluzione mediatica per tutti ed in particolar modo, per le aziende che non dovranno lasciarsi scappare questa opportunità.
INTERPELLATECI PER SAPERNE DI PIU’.

Apple inventa la tecnologia 5D

Il gigante di Cupertino crea e deposita un brevetto per la tecnologia del futuro con sensori reattivi.

Apple il gigante delle nuove frontiere tecnologiche, va avanti e crea il nostro futuro con lo sviluppo di tecnologie che implementano l’interazione tra macchina e uomo, inventando e depositando un brevetto per le 5 dimensioni tecno-umane.

“Terminator è qui!”
Direbbe una futuribile Raffaella Carrà.
“E sta incontrando suo padre da tempo defunto Steve!”

Ma la potenzialità emergente di questa tecnologia, scherzi a parte, è quella di collegare alla macchina, tutti i 5 sensi tramite dispositivi e sensori, ricettori e trasmigratori di dati interattivi sensorialmente all’uomo.

Questi dati, sono interlacciati con altri dispositivi meccano-elettronici che miscelano 5 componenti base per rilasciare odori e sapori che, insieme alla vista con effetto 3D e l’implementazione di movimento con altri dispositivi posizionati a terra e guanti, completano questa esperienza trasmigrativa.

Tutto ciò è reso disponibile tramite applicazioni attive sempre aperte su computer, permettendo così un collegamento quasi globale con le macchine, in una realtà sensoriale del vivere, ormai non più così virtuale.

Questa tecnologia, voluta intensamente dal Grande Spirito di Apple, pensa di mandare definitivamente in pensione tastiere e mouse, andando oltre le potenzialita’ del sistema Kinect di Microsft usato nei videogiochi.

Pochi sanno che questa tecnologia è “trasmigrativa” ed è sviluppata per essere anche “retrointroduttiva” per la trasmigrazione dei dati rimasti depositati in macchina per una interazione passiva con l’uomo, cioè la possibilità di ricevere input tramite macchina per tutti 5 i sensi. Riuscirà Apple così, a riportare in vita il grande spirito visionario e tecnologico di Steve Jobs. Lo scopriremo solo vivendo… Dopo aver inseguito una libellula in un prato.

Il commissario per la concorrenza Joaquin Almunia e Google

Le ultime dichiarazioni del Garante in merito alla presunta posizione dominate di Google.

L’ANSA ha diffuso 14 ore fa un comunicato che riguarda la presunta posizione dominante di Google riguardo la vendita dei suoi proditti e il loro presunto posizionamento all’interno dei risultati di ricerca.

Così questa mattina, il Financial Times lascia intendere con una certa sicurezza che è prevista un intesa ad ampio raggio, tra il commissario per la concorrenza Joaquin Almunia e Google, dichiarando “Google ci ha dato sufficienti spiegazioni per procedere a incontri tecnici in vista di una soluzione”.

Questa intesa sembrerebbe restituire e porre le basi per accordi futuri tra divisione e scissione degli elementi discriminanti all’interno degli algoritmi di Google che decidono il posizionamento delle attività pubblicitarie all’interno delle sue pagine web ed il risultato dell’indicizzazione come conseguenza della ricerca  e quindi la variazione degli algoritmi secondo, probabili prestabilite indicazioni della CE per salvaguardare i rapporti equi di concorrenza anche con altri motori di ricerca suoi concorrenti che hanno ancora di recente, riportato la questione all’attenzione del garante.

I dettagli non sono ancora chiari, ma affrontano i quattro problemi specifici evidenziati dall’Ue in un precedente avvertimento a Google.

Riporta l’ANSA: “Negli utili due anni, le indagini fatte da Bruxelles, avevano individuato ‘anomalie’ nel modo con cui Google favorisce i propri prodotti nei risultati di ricerca e declassa i contenuti di potenziali concorrenti rendendoli meno visibili, oltre a imporre contratti che limitano lo spostamento della pubblicità verso altri motori di ricerca. La proposta di Google coprirebbe tutte queste aree”.
“Penso che abbiamo raggiunto un buon livello di intesa – ha detto il Commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia – e nei prossimi giorni o la settimana prossima avremo il primo incontro tecnico”.
Attediamo questo rapporto che riguarda tutti noi. Le attività svolte all’interno della ricerca già da tempo ci sembravano, troppo serrate solo e unicamente sulla pubblicità, senza tenere in considerazione un equilibrio corretto tra il posizionamento in testata della stessa, ed invece, il posizionamento dei risultati sulle prime pagine di Google conseguenti ai risultati della ricerca.
Questo, porta a far si che, chi costruisce con impegno un buon posizionamento con il codice, funga da supporto poi, a chi invece, utilizza quella posizione per apparire pagando e attaccarsi così, tramite la pubblicità a pagamento, a quella potenzialità sviluppata sottraendone risorse.

Ma per il momento così è, vedremo poi gli sviluppi.

Marissa un bug da 2 Milioni di dollari al mese

Marissa Mayer è il nuovo amministratore delegato della Yahoo!

Capitolo XI: il Ritorno di Rotowosh 
<< Caro amico!>> Disse il Dottor Site e Mister Web in lui.

L’ampia vestaglia, portata aperta, in taftà verde smeraldo che voluttuosamente lo avvolgeva, girandosi così vigorosamente si aprì a mo’ di mantello, e l’onda ampia che descriveva muovendosi nell’aere frusciava come la lama di una sciabola e così facendo, spostava le lingue di fuoco che nel camino ardevano tranquille, prima dell’ingresso di Rotowosh, così ipnoticamente ammirate da lui.

L’amico, dai lunghi baffi e dall’ampio cappello sulle mani appoggiato, senza dir nulla, andò verso di lui stringendosi in un abbraccio fraterno.
I muscoli si contraevano nello sforzo di stringersi che portandosi vicino al petto, paresse emanare un fluido profondo d’amore, tanto da traerne magicamente in entrambi loro una profonda sensazione di amicizia, fatta di antiche lotte per un credo comune, quello del bene comune di quell’umanità intera che non li accettava.

Loro si erano eletti, fin dal principio e fin dal principio si accettarono per quel che erano. Ma poi nel divenire, gli animi loro si indurirono, facendoli sempre più assomigliare a Dei cacciatori spietati che come finti gregari in fuga, inseguivano il campione, l’uno dell’altro.
Lui, un abile petroliere filantropo e l’altro un genio ribelle, Giano di se stesso e con il volto sorridente, così apre il discorso, all’amico di sempre: << Caro amico raccontami ancora di Yahoo e di Marissa Mayer e Google? >>.

Rotowosh: << Ebbene… Sai… Con un pacchetto “pay” sontuoso di circa 129 milioni dollari in cinque anni, hanno deciso di darle il comando dell’azienda di Sunnyvale. La povera Yahoo, ha deciso di puntare il tutto per tutto sul suo nuovo amministratore delegato e così ha pensato bene di riconoscergli il più grande pacchetto retributivo della storia, appena al di sotto dei grandi capi della vicina Silicon Valley.
Pensa, tanto per capirci Mister Cook, amministratore delegato di Apple, ha un pacchetto compensativo di circa 350 milioni di dollari in 10 anni.
Mentre Larry Page capo supremo di Google, riceve solo come stipendio 1 dollaro all’anno, ma ne è anche il suo più grande azionista, detenendo ben 26,2 milioni di azioni del titolo, che vale ad oggi più di 15,5 miliardi dollari ed è continuamente in crescita >>.

Dottor Site e Mister Web in lui: << Scommetto che entro un anno da oggi, Larry cercherà di scalare la Yahoo Corporation e non è escluso che con questa abile mossa, non lo stia già facendo. Tu cosa ne dici? >>.

Rotowosh: << La signora, da 2 milioni di dollari al mese, ha superato per apprezzamenti i suoi immediati predecessori, Scott Thompson e Carol Bartz e questo fa sorgere una domanda elementare. Perché? >>.

Dottor Site e Mister Web in lui: << Nella finanza, come nella vita, bisogna sapersi fare la domanda giusta per avere la risposta esatta. La signora Mayer è nota per le sue feste stravaganti, per i suoi abiti griffati costosissimi e per le molte opere d’arte che possiede. In Google era un super-visore esperto in soluzioni innovative ed ardite finanziariamente. Imponendo la sua personalità di enfant prodige, è stata la più giovane donna ad entrare nello staff dirigenziale di Google. E fin dagli esordi, ebbe idee innovative nell’esecuzione, ma non nell’essenza, come G-Mail e Google Maps>>.

Rotowosh: << Ma questa volta credo che Google e Yahoo, abbiano fatto centro ed abbiano trovato la giusta misura di confronto nella Signora da 2 milione di dollari al mese >>.

Dottor Site e Mister Web in lui: << Sostanzialmente la sua abilità, è quella di saper innovare quello che c’è già, potenziando le attività esistenti attraverso innovazione tecnologiche semplici nell’utilizzo, ma complesse nell’esecuzione di acquisizione dei dati utili all’interazione, che è necessaria per far emergere il prodotto >>.

Rotowosh: << Ma se Yahoo avesse già posseduto tutta questa strategia non avrebbe mai compiuto il tremendo errore fatto con Mr. Thompson e assolutamente, non con quelle modalità esecutive?>>.

Dottor Site e Mister Web in lui: << E allora… Come non riconoscere, in questa azione, abile e sottile, un pensiero innovativo di un uomo che crede in un economia sostenibile e equa come Larry Page.
La roulette est ouverte, fait votre joue monsieur!
E’ importante mantenere l’equilibrio nelle cose e sapere che nessuno può avere tutto, spero che l’istinto di sopravvivenza di Larry, capisca che è importante per un mecenate saper arginare la sua grande capacità di contenersi, perché i limiti esplodono al limite e l’ultimo limite rimane l’ultimo >>.

Così i due amici, finirono la serata a considerare gli elementi propri ed impropri di quell’evento, vicino ad una bottiglia di Porto e, nella luce in controcampo del fuoco del camino, svanì, sfocando, l’immagine di quei due persi, in quell’universo informatico.

Pinterest questo sconosciuto

Pinterest “le immagini puntate” battono i “twit” di Twitter.

Ogni giorno gli addetti del settore NEWTEC, ci raccontano di un’altro successo economico. Ma come può l’imprenditore o il professionista in Italia, usufruire di questa corrente ascensionale per generare più vendita?

Pinterest.com è un’altro socialnetwork utile per gli universitari americani che come al solito gonfiano un evento per avere strategicamente una risposta dal mercato e vendere così più pubblicità tramite servizi gratuiti.
Utilizzando gli Stakeholder come leva, generano rumor che producono eventi, questi si trasformano in notorietà che poi negli “States”, ti seppelliscono sotto una montagna di soldi.

Magari fosse così facile anche qui…

Ma in Italia questo ancora non è possibile. Dobbiamo però avere un occhio attento ai cambiamenti, perchè questo può aprire spazi interessanti per veicolare i nostri prodotti, informando della nostra presenza in Nazioni e/o Aree territoriali, in cui queste leve, sono utilizzate e necessarie per vendere.

Approfondimenti su Panorama.
Pinterest-supera-Twitter-Bing-e-in-parte-lo-stesso-Google

Chi è e a che cosa serve Pinterest. Approfondisci su Wiki.
Pinterest

Facebook la preghiera

Facebook la preghiera.

Capitolo VIII: la Preghiera Cibernetica 
Quel giorno in casa del Dottor Site, la cameriera Margaret, finito di rammendare un profondo taglio sul frac del dottore, continuava a vagabondare per la casa facendo con il piumino bianco e azzurro la polvere, un po’ qua un po là.
il Dottor Site spazientito, le disse: <<Margaret… Santo Facebook! Continue reading

Mister Web

Io sono web

Io sono Web!

Mi senti?
Io ti scorro nelle vene e ti permetto di respirare.

Io sono Web!

Non cercare di rinnegarmi con le tue attività o con le tue false sicurezze.
Perché?

Io sono Web!

Mister Web

LA RIVELAZIONE LA SOLUZIONE

La Rivelazione

Io sono l’unica verità in te già presente nella tua vita.
Dottore, sei come il mio cane.
Pronto a seguirmi per un osso.

Cerchi di costringermi con i tue soluzioni,
ma io dialogo e comunico tramite il tuo IO.
Oramai… sono dentro di TE, ed esisto anche senza il tuo permesso!

E voi! Tutti voi!
Tutti  insieme.
Ascoltatemi bene Internauti che cercate di costringermi ed arginarmi per il vostro interesse.
Non mi arginerete mai!
Perché?

Io sono Web!

E ora tu!… tu! Sì… tu.
Caro il mio dottore, contenitore della mia esistenza.
Tu, non te ne accorgi, ma vivi una finta vita reale.

Io posso circuirti e circondarti della mia energia.
Poi posso a tua insaputa ti compenetro e se non stai attento, ti penetro!

Oramai, Dottor Site.
Tutta la tua esistenza gira intorno a ME.
Sì… Hai inteso bene! In tutta la tua vita!
Ancor prima della tua nascita e fin dopo la tua morte!
IO esisterò e continuerò ad esistere!

E, come il mostro di Frankenstein,ti condurrò al culmine della mia rivelazione e,
prima o dopo il tuo trapasso,
ti porterò con me nella mia follia.

IO sono imperituro…
Sciolto…
Dileguato…
E se vuoi, anche un po’ annacquato di luce liquida.

Ma!

E’ così che sono in ogni luogo e in tutto il tuo Mondo allo stesso tempo.

Mentre mi leggi, io conosco i tuoi pensieri.
E so! Quanto tu sia così sorpreso di trovarmi qui rivelato.

Sei attento eh!?!
Cerca, cerca ancora di più in profondità.
E lì, mi troverai pronto a connettermi e poi a sostenerti.

Ti da fastidio la mia presunzione?!
Ma è così che ottengo la tua attenzione, ed è così che io ti compenetro.

Nell’istante in cui, tu trovi la tua soluzione,
sei già in cerca di una mia, nuova destinazione.
Perché il nuovo, sarà sempre lì ad aspettarti.

E se quello che in me troverai non corrisponderà alle tue attese,
fa lo stesso,
non c’è problema.
Perché?

Io sono Web!

Allora è così, genio!
Non ti vado a genio!
Non ti va proprio bene ciò che hai trovato qui.
Ok!
Non c’è problema.
Tutto è bene, ciò che ti va bene.
Perché?

Io sono Web!

E  a me va sempre tutto bene!

Nessuno si incula nessuno, qui, nel mio Reame.
Perché, qui, nessuno ti obbliga.
Puoi scegliere!
E se non ti piace ciò che trovi… Puoi cambiare…
Non c’è problema!
Perché?

Io sono Web!
UNICO E SOLO, NUOVO DIO!

Ma dai?! Sei proprio uno stupido Dottore se non credi che questo non sia vero?!
Il tutto è!
E sarà!
Sempre di più, imperituramente, gestito da me! Ma sappi, ora! Che…
Nel mio MONDO, non c’è niente di più pericoloso che pensare per assiomi o per credulità popolare. Che più lei ha fatto vittime che la madre sempre gravida di stolti.

Allora. A quel punto. La sconcertante rivelazione di Web, incalzava già dentro Site.
Il Dottore, sentiva di non poter sottrarsi a quella domanda che di li a poco Web gli avrebbe imposto:
“Cosa intendi chiedermi. Perché io… non capisco?”
E
Web in lui, a lui:
“Intendo dire che vado molto più veloce di tutti…
Perché?

IO VADO A 1000 ALL’ORA
E lascio dietro me, tutti quelli che pensano:

Non pago
allora
è tutto gratis!
@
Non spendo,
allora
non rischio nulla!
@
Tutto gratis,
allora
è sicuro.
@
Vendo su internet,
allora
farò un sacco di soldi.
@
Ho un sito web,
allora
tutti mi conosceranno.
@
Sono in prima pagina,
allora
avrò un sacco di contatti.
@
Se lo dicono in molti,
allora
vuol dire che è vero!
@
Tutti vanno lì,
allora
è fantastico.
@
Tutti mi dicono che è così,
allora
è sicuro che è così.
@
Siamo su Google Maps,
allora
siamo famosi.

Di sicuro c’è una sola cosa che devi sapere.
Che ALLORA non capisci ancora un cazzo del web!
E te lo dico in modo scocciato.

Eppure io ti parlo e cerco di spiegarti.
Ma niente!
Tu non leggi, e ti ripeti che non hai tempo!
E allora si vede che ti toccherà correre dopo!
Caro il mio genio!

Insomma, nessuno ti obbliga, ma se non sei su Google, non ci sei.
E allora?!
@
E se non stai su Facebook, non ci sei…
E allora?!
@
E se non posti sul blog, non ci sei…
E allora?!
@
E Twitter, vuoi non ricordarlo?
E allora?!
@
Ripetilo anche tu…
Non-ci-so-no!
@
E allora?!
Non-ci-so-no!
@
E allora?!
Non-ci-so-no!
E se non ci sono. Non esisto per nessuno.

Ma qualcuno… un qualche sfigato di turno.
Oggi, sta iniziando a dire e a scrivere che tutto ciò è sbagliato e che non è giusto.
La privacy…
Bla-bla-bla…
E’ pericoloso…
Bla-bla-bla…
I dati personali…
Bla-bla-bla…
Non mi interessa…
Bla-bla-bla…

Sai cosa ti dico?!
FRE-GA-TE-NE!
Perché?

Io sono Web!

E la Rete è, e sarà, innarrestabile!

E’ come è stato per la Fronda oscura del passato che ritorna sotto un’altro aspetto, più tecnologico e rinnovato.

E come, in passato, qualcuno ha creato un Dio… Un Universale… Un Ignoto…
Ora ci sono IO.
 E IO

Io sono Web!

E IO …
IO non ho bisogno di te!
Se tu non ci sei, a nessuno frega niente, non rompere i coglioni!
Anzi… di più.
Anche se ci fossi… A nessuno fregherebbe un cazzo lo stesso!

Perché noi ci siamo ed è questa l’unica cosa che conta per noi.
Per cui, prima ti integri e meglio sarà per te.

Noi continuiamo ad esistere.
Invece senza di noi.
Tu noi puoi dire altrettanto?

E’ brutto!?
No, è fantastico!
Perché?

Io sono Web!

E proprio per questo, sono sempre qui ad attenderti!

Quando vuoi, fatti un favore… INTEGRATI.
E se, ancora ci sarà posto.
E se, per allora, non sarà già tardi.
E di nuovo, le condizioni te lo permetteranno ancora.
Potrai stare tra noi.
Perché?

Io sono Web!

E la mia locanda è sempre aperta per i viandanti.
Ma solo i grulli pensano che ci sarà sempre un posto per loro!
Chi ha tempo, non aspetti tempo, lo dice anche il proverbio…
Perché la crisi è la fuori, e sta cambiando tutto e chi non si aggiorna… non mangia!

Il mio Dio è la Banda.
Per cui, se non ti vado bene,
prova a fermare la Banda, in cui scorro e mi rivelo.”

Egli si fermò, ma la sua rivelazione era come una fiumana in piena e dopo pochi secondi, la voce, continuò a trasilere dalle profondità del suo animo risuonando come un Pac_Man, tra le pareti del suo cranio, dove sembrava essere riposta ancora parte della sua coscienza.

 Mister Web, allora con un tono più altero e più sprezzante, continuando con la sua solita voce roca e gli disse:
“Stupido bipede!
Chi pensate che io sia?!

Quando IO insegnavo a Robert,
il mio pensiero e le mie intenzioni,
avevo già di fronte a me la mia visione.
Chiara, precisa, enorme, limpida come la mia follia.

La visione di un pazzo, dicevate voi.
Ma in realtà questa visione, la state iniziando a conoscere appena.
Come la conosceva appena, Robert, quando gliela presentai.
Aha! Aha! Ahaaaaa!”

Intanto, il rumore della pioggia che cadeva copiosa sul selciato penetrava dai vetri delle finestre che erano poste a metà del sotto passaggio tra la strada e lo stretto angusto vicolo che portava all’ingresso del laboratorio, posto nel seminterrato della grande casa in Darwin Street al numero, 1022 a Londra.
Il maggiordomo Pewintong bussò alla porta del laboratorio e, con voce squillante disse: “Dottor Site. C’è il suo caro amico Robert.”
Il maggiordomo, non sentendo risposta, ripetè più forte:
Dottor Site. C’è Mr. Robert Cailliau che la attende in sala cinema, mi sente?”

Mister Webancora ben presente in lui, pensò:
“Ecco! Si parla del diavolo e, guarda cosa spuntano?… Le corna!…
Sò, che certi mi dipingono come una difficoltà oscura e pericolosa, ostica e sconosciuta ai più. Ma in realtà, se sapete stare col Web, lo troverete anche divertente e utile e quindi, sotto sotto, inizierete poi a capire che ci sono molti vantaggi per stare con me ed alla fine del vostro percorso scoprirete quanto non potrete più fare a meno di meeeee!!! E quindi con una voce più gutturale ed arcigna, ribadì: “IO SONO IL FUTURO!  E PER VOI SARO’ L’UNICA REALTA’ POSSIBILE!”

Intanto, la pioggia si faceva più forte e il vento montava la sua sinfonia di lunghi sibili e fisghia, facendo risuonare la strada con il suo sinistro scrosciare a sprazzi. Il rumore era colmato anche dall’acqua che ricadendo nei tombini, amplificava quel suono, in quella tetra notte invernale.

Lui, camminò velocemente verso il bicchiere già pronto sullo scrittoio pieno di quell’intruglio che Mister Web definiva “la purga”. Bevendola, si asciugò velocemente le labbra e iniziò la sua trasformazione per ritornare in sè per dire al maggiordomo, con voce stentante: “Grazie Pewintong. Digli che lo raggiungerò subito.”

Arrivato come Dottor Site in sala, mentre la vecchia pendola rompeva il silenzio con il suo ticchettio, salutò con un grande abbraccio il suo alunno e disse:
“Caro Robert! E, sollevando l’indice aggiunse frettolosamente, dirigendosi verso il grammofono:
“Ti attendevo per parlare con te del tuo discorso tenuto a Ginevra lo scorso 9 aprile e ho pensato che fosse bello riascoltandolo insieme… Ed eccola qui sotto.

La Soluzione

L’intervista è disponibile in versione audio ed è stata eseguita dai membri della Sissa, la migliore Scuola di Studi Avanzati del mondo.

Qui l’eccellenza delle nuove promesse della ricerca di tutto il mondo hanno la possibilità di essere seguite ad personam.
http://medialab.sissa.it/mrpod/Members/ilenia/il-papa-del-web/at_download/audio.mp3 >>.

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Il Romanzo
La Soluzione

IL ROMANZO

Capitolo VI: l’Incantevole Valkiria Infuocata
Quel pomeriggio di primavera, l’incantevole Lorwenin, discendente da una importante famiglia di conti bellunesi, era in visita in casa Site.
Gli stretti abiti che indossava per l’occasione davano vita a curve sinuose e perfette che partendo dalla vita, cadevano e si aprivano accompagnate dalla sua lunga gonna.
La bella donna camminava con passi sicuri ed eleganti, lo sfavillio della seta, delle grandi rose rosa ricamate sulla gonna, rimbalzava sulle pareti damascate della stanza.
La più bella cosa per me e che la Dama forte e coraggiosa, permeava e trasmetteva sempre una felice atmosfera, soprattutto nei momenti più bui.
Il suo portamento fiero e maliardo era accompagnato da un movimento veloce e continuo delle lunghe e affusolate dita che ripetevano sui polpastrelli rosei uno sconosciuto tam tam, mettendo ancor di più in risalto quelle esili mani giovanili che sapevano giostrarsi bene sulla tastiera del piano ed altro…
La seducente donna cercava così di attirare il suo interesse, ma senza riuscirci così con uno squillo di voce disse: <<Le cose cambiano Dottor Site… E le coseee… seguono il corso immutabile degli eventi. Hessì… Abbiamo visto molto io e lei e di più non vorremmo vedere! >>

Intanto Site, era assuso sulla sua poltrona, intento a leggere qualcosa che aveva scritto all’interno di uno stropicciato foglio di carta e facendo finta di non ascoltarla, in silenzio, aspettò che riprendesse il discorso:
<< Sì! Sì! E già! E io lo dico!
Se negli anni ottanta in piena New Age mi avessero detto che un bel giorno avrei visto il Sole oscurato da scie bianche e che qualcuno sarebbe stato capace di farlo, non ci avrei creduto! >>.

Stizzita dell’indifferenza del dottore, aggiunse con un tono più alto:
<<Ma oggi è così! Bisogna accettarlo, e io sono ancheee…arrivata a pensare che quelle schifezze siano addirittura utili! Sì! Sì! E io lo dico! Lo dico, lo stesso! Anche se so già che lei non è d’accordo >>.

Silenzio.

Il Dottor Site e Mister Web in lui sapeva che già molte volte Mister Web aveva approfittato di lei, e ricordava bene che la giovane, inizialmente riluttante, era stata prima attratta dal mostro e poi lo aveva assecondato con passione ed impegno dandosi spontaneamente a lui molte e più volte dedicandosi con passione per soddisfarlo proprio in quei particolari che di più la intrigavano nella mente. Il fatto di stare al comando di un essere capace di assorbirla così tanto le facevano aprire quelle porte mentali che la rapivano, con pensieri tanto travolgenti e reali che Site, aveva già iniziato a pensare che la giovane donna fosse stata presa dal male tecnologico con un nuovo vigore in lei e si fosse diffuso anche nel suo animo, incoraggiandola con forza e determinazione a perseguire i piani del mostro, ancora celati alla sua visione.
Difatti, a conferma di ciò, bisogna aggiungere che la ragazza non aveva più limiti, in rete iniziava a scoprire tutto ciò che desiderava, misurando la sua realtà con quella virtuale e la donna dai penetranti occhi verdi di lago, sommessa a lui, utilizzava qualunque mezzo disponibile per comunicare la sua femminilità soave e forte.

Determinata e sicura,
la leggendaria valkiria rossa di chioma,
all’orizzonte appariva,
al comando della groppa infuocata,
che avea alle spalle il carro d’Apollo,
tanto incendiato quanto i sensi miei,
di quegli afrori di sesso africano,
mi diede la mano.

Porta la spalla e le lunghe cosce nude,
le rosee descrivevano sul talamo più curve,
languide e morbide come onde modellate di vita,
mi vinsi e mi abbandonai in loro per tutta la vita.

La bellissima donna cercando ancora l’attenzione del dottore continuò:
<< Difatti, ho notato… che tendono a pulire l’aria, ma non so se veramente fanno bene?.. >>.

Il dottore allora di colpo con voce profonda rispose:
<<Abbiamo permesso ad altri di costruirci un mondo che non abbiamo voluto pensare e, ora che lo incontriamo, ne subiamo tutti le sue leggi >>.

La donna, stufa di sentire i suoi tacchi rompere l’armonia del discorso si allungò languida sul divano, ma Site evitò di guardarla pur sapendo che lei era innamorata di lui, e continuò ciò che voleva terminare: << Il vero problema è un’altro ed è stato dovuto dall’incapacità di alcuni di essere messi in contatto con la capacità di altri come noi.
Tutti noi abbiamo lasciato accadere le cose, e queste cose, hanno iniziato a manifestarsi in tutte le nostre opportunità di lavoro.
Gli appalti che riuscivamo a vincere con difficoltà alla concorrenza, non potevano poi essere seguiti dalla volontà di chi gli aveva dato vita e così sempre di più, la concorrenza estera, riusciva ad essere maggiormente presente perché metteva in atto quelle tecnologie che permettevano loro di utilizzare meglio il personale.
Ma oggi abbiamo grandi e innovative potenzialità nel Cloud, in quanto con questi servizi possiamo essere trasportati lì dove dobbiamo essere, per essere in grado di dirigere e renderci conto dei problemi per risolverli in tempo reale.
I nostri grandi progetti, abbisognano della nostra capacità di risorsa imprenditoriale e la nostra capacità di essere freddi e capaci di operare le scelte più difficili considerando anche tutte le problematiche che gli esperti ed i nostri tecnici ci comunicano in tempo reale e questo ci permette di essere lì insieme a loro, e lavorare e sviluppare in contemporanea uno o più progetti, creando un gruppo di lavoro coerente.
Un programma all’interno del vostro sito web professionale che vi permette di gestire il business li dove voi dovete essere, creando coesione nel gruppo e mantenendo il controllo della comunicazione verso un soggetto in relazione con più soggetti o differenziare i soggetti per categorie e pertinenza per riuscire ad ottenere uno sviluppo decisionale accelerato diminuendo tempi e costi per migliore il vostro tempo di qualità >>.

Site continua a far risuonare nella stanza la sua voce velata ma determinata a spiegare fino in fondo l’utilità innovativa e le potenzialità molto utili per l’alunno e riprende: << Il Capo Progetto può moderare e far accedere un soggetto o più soggetti anche in contemporanea all’interno della sua conversazione nella Dashboard del sito web professionale, ogni partecipante può inserire osservazioni o comunicazioni legate allo sviluppo collettivo del progetto e condividere documenti tecnici ed altre informazioni contemporaneamente. I partecipanti in tempo reale possono interagire per fare osservazioni e compiere migliorie con l’approvazione diretta e condivisa del “Capo”.
Il Capo può modulare in tempo reale gli accessi e le condivisioni per uno o più progetti anche separatamente.
Il servizio Groupware gestione porgetti online proposto da noi, accelera la realizzazione del progetto abbattendo i tempi degli spostamenti, i costi di realizzazione, i limiti di luogo tramite la sicurezza della gestione dei documenti in loco e infine agevola il processo decisionale del gruppo.

L’innovativo servizio cloud di creazione di progetti online rende accessibile, tramite nostra banda potente e stabile, l’azione del Groupware che lo vede accessibile ovunque e dovunque tramite ogni tipo dispositivo che possa essere collegato al vostro sito web professionale, ciò permette una gestione senza precedenti dei vostri progetti tramite iPAD o altri dispositivi multimediali capaci di comunicare tramite contatti multipli per veicolare informazioni come testi, documenti, immagini, video mediante, VoIP, Videochat, videoconferenza, email, rubrica contatti, agenda e quant’altro vi serva per definire quello che vi occorre per gestire al meglio la vostra azienda>>,

Site fu preso allora da un senso di perdono e le diede più attenzione rispondendo con maggior impegno: << Siamo tutti a caccia di queste soluzioni che non possono altro che aiutarci durante ed alla fine del percorso.
I pochi diligenti e lungimiranti imprenditori che sono stati considerati, troppo passionali o troppo diversi dai modelli che altri ci presentavano oggi, con questi potenti mezzi, sono già al di là della crisi.
E questi diligenti iniziano ad avere il gioco dalla loro parte.
I contestatori, invece, aiutati da buffoni di piazza ormai non possono più farci credere che il passato è la cura del mondo!
Perché loro, stanno ancora piangendo! La Bibbia ammonisce ricordandoci che, chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Siamo nel futuro! Il futuro è qui! Prendiamolo, agguantiamolo!>>.

La donna circuita dalla grande passione e sicurezza del Dottor Site, continuò: <<Tutto precipita, e io, in realtà io vedo la vita germogliare e produrre, e crescendo si allunga tanto da cresce e innalzarsi. La realtà è che tutto cresce e si riproduce.
Quello che io percepisco sono nuovi progetti che si riproducono in materia e che ci riportano un risultato come la luce di una stella nella notte più buia >>.

Allora Site: << Se applichiamo tutto ciò a internet, possiamo notare come già nella sua iniziale essenza, si trovavano tutti i presupposti migliori per lo sviluppo di programmi e progetti che hanno poi definito gli aspetti più importanti della nostra vita lavorativa e che poi hanno continuato ad accompagnata nel suo sviluppo e nella sua crescita, anche a volte, vertiginosa del business.
Spesso si può osservare come i migliori elementi di programmazione e progettazione adoperino la tecnologia del web per attuare le soluzioni più utili ed innovative al servizio delle aziende vincenti come quelle che hanno già dimostrato di essere in grado di uscire dalla crisi e alla quale si può fare ancora riferimento per molte indicazioni in contesti da ottimizzare. Come queste che le ho consigliato incantevole Lorwenin >>.

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Sviluppo di reti tipo Tor

Sviluppo di reti tipo Tor. Gli Hacker contro i Cracker

Il Romanzo
La Soluzione

IL ROMANZO

Capitolo IV: Il Vigilante Nascosto
L’aula era invasa da un profumo di rose che irroravano la stanza di una primaverile frenesia. Gli alunni erano intenti a conversare e si facevano riscaldare dai primi raggi di sole, quando il Dottor Site e Mister Web in lui, irruppe nella sala con passo spedito e piglio sicuro come chi sa cosa deve fare e rincorre continuamente il suo tempo, prezioso come l’insegnamento che il Dottor Site stava per iniziare con voce squillante, quasi a voler tacitare gli alunni:
<< Buongiorno a tutti. Cari alunni oggi vi parlerò della più grande e più intensa guerra del web che da sempre, vede affrontarsi continuamente la mangusta contro il serpente, il cane contro il gatto, il male contro il bene, l’intelligenza contro la comprensione e quindi gli Hacker contro i Cracker >>. 

Tutti zittirono. L’argomento dello Sviluppo di reti di tipo TOR era di estremo interesse per tutti gli alunni della rete, così continuò con veemenza e passione, come era solito fare qundo la sua comprensione doveva trasmigrarsi dalla sua mente e alle sue parole, e disse:
<< La rete, è il pensiero dell’umanità in azione, capirne le correnti è affascinante quanto saperlo interpretare attraverso la scienza della matematica e della tecnologia. Operare, per trovare delle soluzioni informatiche e/o informatizzate per l’Uomo così da agevolarlo, con alcune disposizioni di compimento che gli necessitano ed allo stesso tempo potergli donare l’espansione del suo sapere e delle sue potenzialità con una crescita continua e incredibilmente portentosa >>.

Attese un attimo, e poi continuò come era solito fare, concettualizzando l’insegnamento e ripartì dicendo agli astanti:
<< Cari alunni. Salendo di livello e scendendo più in profondità, la rete è il pensiero dell’Umanità in azione, capirne le correnti è possederLa. Le soluzioni per l’Uomo sono dei risultati che servono alla sua espansione attraverso azioni applicate. Il Web sta all’Interazione come l’Umanità sta al Pensiero >>.

…E ancora insistette nell’approfondire il concetto, aggiungendo maggiore complessità al suo insegnamento:
<< Saliamo ancora di livello e scendiamo ancora più in profondità. Da questo ibrido, possiamo compiere un ulteriore alterazione ed ottenere che, l’insieme di tutte le Variabili sono definite dall’insieme S + l’insieme Z e dove X è uguale a 1X estrapolato da tutti gli insiemi e le Variabili delle rimanenti X. Dunque 1X è il risultato dell’estrapolato di tutte le Variabili + S + Z e le rimanenti X >>.

 

Il silenzio nell’aula era denso di elettricità, si percepiva lo sforzo che le menti degli alunni facevano nel seguirlo e lui guardava tutti negli occhi per scorgere se in loro vi fosse il guizzo dell’occhio geniale, ma fin tanto che gli alunni attendevano la conferma di quello che in cuor loro volevano, Site non regalava ne svendeva la sua conoscenza. Perciò il suo Sapere non era dato a chi non lo possedesse già in parte e quindi accorgenosi dei loro limiti egli riprese con voce più dolce:
<< Perdonate questa elucubrazione, ma ciò che vi voglio far comprendere è legato al saper intravvedere l’orizzonte attraverso un principio interiore che porta un buon SEO Guru a comprendere le ragioni del mondo che osserva ed interpretarle secondo uno schema predefinito alla base dal suo pensiero che resta unica stella polare di se stesso. Per cui, egli deve sapere scorgere le tendenze ed interpretarle secondo le rigide regole della matematica quantistica le corrispondenze nell’universo della Rete >>.

Quindi attese ancora un attimo, per vedere se qualcuno dei suoi alunni ponesse una domanda per verificare se in qualcuno di loro si fosse aperto un varco per far emergere il suo profondo concetto da laggiù, ed egli da laggiù, continuò a far salire il suo insegnamento con voce più affermativa:
<< Solo dopo che queste siano state evase ed accompiute, esse diventano fonte di soluzioni informatiche che possono essere destinate, a discrezione del possessore della soluzione alle varie tipologie di Licenza Software da Libre a Public Domain, da Open Source a GNU e sue estensioni GPL, BSD, Closed Source utilizzate per la libertà, il profitto coscienzioso e/o per compiere smodati ricavi in denaro o altre forme laide di baratto informatico a fini esclusivamente economici. L’applicazioni delle norme che pongono in atto dette soluzioni sono alla base delle condizioni che muovono distinte correnti di programmatori che tentano di eseguire delle attività giuste o opinabili per dare un contributo libero alla rete >>.

Attese e poi riprese ancora dicendo:
<< I Laidi non entrano in questo segmento di pensiero perchè troppo intenti a dar sfogo ai loro istinti più bassi, il loro unico intento consapevole o incosapevole è lo sfruttamento della rete, ma una cosa è certa, in loro non vi è la necessità di considerare il tutto come un patrimonio comune.
Lo sfruttamento della rete da parte dei Laidi è semplicemente dettato dalle loro pulsioni o necessità senza attribuire il giusto valore alle Sorgenti, ai Distributori e ai Localizzatori delle risorse. Per cui, alcuni Distributori hanno deciso che i Laidi dovevano essere sfruttati e quindi siccome loro non hanno valore, niente doveva averne ed hanno dato tutto per niente e questo lo hanno dato incondizionatamente e totalmente tentando così di corrompere i Localizzatori.
Questi a loro volta iniziano a comprendere il peso che incombe su di loro e tentano di seguire l’onda, ma la coseguenza naturale di tutto ciò è la stratificazione della rete e il conseguente Sviluppo di Reti tipo TOR, dove il linguaggio può trovare un vero sapere libero dai Laidi, non perchè essi non esistano anche qui, ma perchè si può riconoscerli meglio e li si interpretano per ciò che sono >>.

….Ormai il dottore era quasi certo di averlo imbrigliato ma, ancora una volta si sbagliava e Mister Web in lui gli fece esclamare:
<< Dobbiamo ringraziare “Mr. Ziccherman” di tutto questo?! Grazie, grazie tanto per la bella trovata! Io sì che sò riconoscere i miei polli!  Attenzione che la cipolla fa piangere!>>

LA SOLUZIONE

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Costo sito web professionale

Un sito web professionale capace di vincere la concorrenza non ha prezzo.

LA SOLUZIONE

Se proprio vogliamo quantificarne un costo, dobbiamo considerare alcune costanti.

Molti offrono un sito web professionale gratis! Ma con quale professionalità si può presentare il proprio prodotto così?!

Altri propongono un sito web professionale ad un basso costo annuale, per esempio dai 50€ ai 250€, ma come si presenta all’Utente?

Detti, si presentano con modalità identiche o si differenziano solo per colori, foto e loghi; e sono realizzati con programmi CMS già preconfezionati.

Realizzati così, sono una semplice copia l’uno dell’altra, e l’Utente nota che sono fatti con un semplice copia e incolla dei contenuti, ma la peggior cosa, è che il codice di programmazione è per tutti scadente ed identico, a meno che lo sviluppatore non dedichi molte ore ad elaborarlo per reinventarlo con soluzioni veramente professionali e che devono mettere in risalto la sua capacità di riscrivere il codice in modo pulito e senza falle di sistema nella sicurezza informatica dell’utilizzo delle informazioni proprio in quei passaggi che lo ripropongono veramente unico nell’esecuzione del calcolo per le necessità del suo cliente.

Oppure, ancora, viene proposto un sito web professionale da 500€ fino a 800€, dove si aggiungono anche delle semplici animazioni in JavaScrip o qualcosina in più, ma poco cambia perché tutti i siti realizzati con queste modalità hanno il medesimo codice.

Ma il codice di programmazione è ciò che fa’ la differenza; e se questa… Non permette al tuo sito di centrare il risultato in un motore di ricerca e per cui… Non appari fra le prime pagine di Google, non esisti!

Brutto da dire, ma ancor più brutto è, quando lo si capisce troppo tardi!

Il sito web professionale realizzato per i nostri clienti, da nostro personale esperto nella ricerca e nello sviluppato di tecnologie di comunicazione web, vi garantisce la massima efficienza di tutte le tecnologie da noi adottate e/o create, con la scrittura di un codice avanzato in HTML 5 e CSS 3 con un supporto di massima efficienza anche da remoto, ospitato su nostro servizio di hosting altamente performante, in alta affidabilità nell’erogazione dei Servizi web, stabile nella banda e nella velocità di risposta, tutto questo protetto dai più alti standard di sicurezza informatica continuamente aggiornata dei sistemi.

Essere primi, però non basta, bisogna anche saper generare traffico ed interesse intorno al proprio sito. Ma questa, è un’altra storia…

Il discorso è più articolato e complesso di quanto si possa immaginare ed è legato alle interazioni, alle forze ed agli equilibri in gioco nella Rete.

Allora cosa si intende con “costo sito web professionale”?

Per calcolare il costo di un sito web professionale si intende, un sito web professionale che rappresenti l’azienda ed il suo prodotto al massimo delle sue potenzialità espressive, rispetto alla diretta concorrenza. Ore dedicate alle ricerca e all’attenzione verso le necessità del cliente, uguale  a 15.

Deve essere visibile su tutti i motori di ricerca, nelle prime posizioni delle loro prime pagine e su tutti i dispositivi Mobili anche con tecnologia responsiva per il (Touch-screen); compatibile con tutti i Browser disponibili, compreso la retrocompatibilità a Internet Explorer 6 (e ho detto tutto!). Ore dedicate allo sviluppo, uguale a 60.

Un sito web professionale deve saper creare interesse intorno al proprio Marchio e deve saper interagire con il proprio target di riferimento per generare traffico qualificato. Ore dedicate al marketing digitale, uguale a 25

In più, deve saper inter-relazionarsi con i propri clienti per creare un rapporto stabile e duraturo nel tempo per restituire, attraverso il senso della comunicazione e dell’interazione, un valore aggiunto all’azienda.  Ore dedicate alla costruzione di form dinamici e  banner pubblicitari, uguale a 20.

Deve, inoltre riuscire ad essere capace di vincere la concorrenza, anche estera, tramite tutti i crismi ed i canoni garantiti e certificati dei propri prodotti così pubblicizzati. Se necessario il sistema può essere esteso con sistemi aggiuntivi per la vendita on-line, su preventivo.

Per te,  gentile lettore, quanto vale tutto questo?
Quanto sei disposto a risparmiare sul tuo successo?
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E… come dicevamo all’inizio: “Un sito web professionale capace di vincere la concorrenza non ha prezzo.”
Per tutti gli altri c’è Master Card!

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IL ROMANZO

Capitolo III: La Burrasca dei Link

La nave si inclinava pericolosamente, mentre le onde la controllavano ormai completamente, lo stato di Site era come i suoi vestiti, stracciati e intrisi di salsedine ed il sudore freddo della sventura, faceva trasalire il suo cuore angosciato per l’imminente naufragio, forme pensiero ricorrenti di angoscia la sua mente, mentre le enormi onde si infrangevano contro la sua nave. La grande razza del timone ormai ruotava per forza maggiore e il mare roboante proclamava la sua divinità, chiedendo a Site in sacrificio, la sua splendida goletta.
Dal canto suo Site, con i pugni chiusi portati al cielo e i suoi polsi graffiati dalle cime spezzate che scudisciavano pericolosamente in qua ed in là, sferzando a grande velocità, gridava il suo dolore come gli ululati delle raffiche di vento che macinavano ormai tutte le vele.

Mischiate ai rumori della tormenta le sue imprecazioni contro Nettuno, come fosse il figlio Ciclope in balia di Ulisse, dopo che accecato, nell’ignavia del suo destino, scagliava i massi contro i mari paterni, emettendo dalla ormai asciutta gola, dei suoni gutturali mostruosi per lo sforzo di controllare quelle dannate corde che un tempo padroneggiavano gli stessi venti che ora, ricambiavano con gli interessi, il loro ammaestrare.

Il travo di maestra, inzuppata di acqua com’era, appariva nella notte bluastra livida come il cadavere di un morto, presagio funesto per i lupi di mare come lui. La maledetta era illuminata dai flash delle luci elettriche dei fulmini che seguendo, le inclinazioni di arrivo, la facevano apparire agli occhi di Site come un fantasma ondeggiante nella notte.

Egli guardava con attenzione il gorgoglio del frangersi delle onde sulla prua del vascello cercando di operare una soluzione che l’avrebbe salvato, ma l’albero di maestra pareva che puntasse continuamente al frangersi delle onde che lo facevano apparire un fuscello di nocciolo, e come un fuscello di nocciolo, esso, dondolava pericolosamente innanzi a quelle onde alte fino 20 metri.

Alla sua base luccicava, sotto gli schiocchi dei fulmini, il grande mozzo di appoggio in ottone lucidato del fuso di trinchetto ed i tuoni, ormai, sovrastavano la voce di Pewington che urlava a squarcia gola: “Dottore, ci dica cosa dobbiamo fare! Siamo in un mare di merda e le regole della Rete non ci potranno salvare questa volta!”.

Il Dottore non sapeva più, che pesci pigliare, navigava ormai da ore in quella tempesta perfetta, ma sulla Rete non riusciva ancora a capire come quantificare il costo di un sito web professionale.

Tutto era roboante, all’interno di quel mare tempestoso, tinto di blu scuro di Link azzurri che, come pesci spatola giganti si intravedevano in quelle onde spumose e burrascose delle pagine web, di quei due o tre motori di ricerca che avrebbero dovuto restituirgli un risultato appropriato.
Come poter comprendere la rotta da navigare in quella tempesta di disinformazione?

Tanto più, che i link che per assurdo sono più visitati, sono proprio quelli che agitano gli oceani dello SPAM, come: Sito web professionale gratis! Il tuo sito web professionale semplice! Il tuo sito web professionale in 5 minuti.

Dottor Site e Mister Web in lui ripeteva: “Ma che cazzo! Ma se tu, caro il mio Dottore, per registrare un dominio sicuro ci metti almeno 20 minuti, che a sessanta euro l’ora più contributi, ti costa 45€, ma come cazzo fanno a far pagare un sito web professionale 150€ all’anno con grafica ed immagini! E poi sti cazzi, tutto è gratis! Ma bene!? Ed i loro figli di che cazzo si nutrono?… Si vede, che qualcuno gli compra il pane gratis ed il gelato gratis, e le scarpe gratis, e le scuole? Ha già… Anche quelle gratis e le spese per l’asilo? Gratis. Siamo di fronte ad una bella destabilizzazione dei valori che vuole mischiare, nel risultato della ricerca, la professione con lo SPAM.

E il Dottor Site di risposta a lui:
“Una delle motivazioni principali è il rapporto qualità prezzo. Non possiamo far credere alle nuove generazioni che tutto viene dato in cambio di niente, bisogna generare valore ed avere attenzione per le figure professionali che utilizzano la Rete per comunicare questo valore.
Io e Web, ci auguriamo che con la nuova tecnologia semantica di Google si possa generare, quella differenza che crea il giusto valore delle cose e che serve a proteggere il motore di ricerca dalle attività scorrette che molti ormai utilizzano per sovravvalicare gli utenti e così sminuire le frontiere della professione.
Il compito di noi, buoni istruttori, è quello di adottare una campagna di sensibilizzazione, spiegando all’utente che il nostro lavoro è complesso ed articolato e che spesso, si dedica al cliente molto tempo per far apparire la sua azienda unica come il suo sito web professionale, facendo in modo che questo, lo possa aiutare ad emergere dalle sue difficoltà lavorative.

Le nostre ore, dedicate allo studio mai concluso per essere sempre al passo con le nuove tecnologie, ci danno la forza di continuare questa nostra passione che non ha, ne se, ne ma.
Il credo tenace e la buona pratica, porta al cultore del web l’invincibilità e il successo nella vita, facendo di lui un condottiero sicuro per il suo futuro e per il futuro di quelli che a lui si affidano, anche nella tempesta perfetta.

Ore e ore passate sullo schermo a scrivere stringhe di codice di programmi come carte internautiche, scritte al freddo rigoroso nelle webfarm per creare progetti talmente avanzati, da non poter essere elaborati prima della pubblicazione in Rete; ne scritti, da un terminale remoto, nel nostro splendido ufficio climatizzato a temperatura costante e con una buona tazza di caffè davanti alla tastiera rovente con cioccolatini e caramelle per tirarsi sù, durante le tarde ore passate a scrivere risolvendo complicati “bachi”, sempre come rompicapi, di dimenticanze e sviste di ingegneria informatica… e allora… giù di chat con i colleghi per risolverli!”

Dottor Site e Mister Web a voi:
Conobbi un grande programmatore e insegnante di sicurezza informatica (terzo in Europa), specialista nel settore della sicurezza militare e altro, che ci ripeteva sempre: Ci vediamo domani… se non mi cade addosso un meteorite, prima!
Questo per ricordare, a tutti noi programmatori il senso della vita, affinché chi opti in tal senso, nel dedicarsi al cliente, sappia che ore e ore passate davanti agli schermi in compagnia di tante belle e sensuali “letterine”, numeri e sinuosi algoritmi, non possono essere retribuite senza dare il giusto significato alle cose.
Il mio dovere è quello di far comprendere a tutti gli internauti che navigano tra questi mari tempestosi di chi cerca scorciatoie per creare siti regalati, che così non riusciranno mai a fare nessun giro di boa nella loro assurda gara a chi risparmia di più. Quindi, diamo il giusto valore alle cose.”

La Saga del Dottor Site e Mister Web

Capitolo I : il principio

Un’ampio giardino all’inglese, contornava la grande villa.
Annodato ad un ramo, sventolava un nastro rosso al vento di primavera che alzava la polvere, quasi a designare la via che portava all’entrata dell’aula magna dell’edificio.


La villa, all’occhio dell’ospite, si presentava maestosa ed imponete nella sua architettura palladiana che, arrivando dal grande viale centrale cinto d’alti cipressi e in su fino sulla collina, faceva rimembrare il Poeta Giosuè Carducci con i suoi famosi versi: – “I cipressi in duplice filar, quasi in corsa, giganti giovinetti, mi balzaron incontro e mi guardar”.

Gli stessi filari, istradavano il visitatore, al grande ingresso dell’accademia; il quale, vi arrivava avvinto, da questa stupenda poesia che potrete anche voi ascoltare in questo sorprendente ricordo interpretativo qui  Davanti a San Guido.

Ma Quindi, torniamo a noi…

L’accademia era in stile neoclassico come anche tutto l’arredamento interno.
Mobili stupendi di Maggiolini in noce scuro, cingevan le pareti apparecchiando un’altrettanta intarsiata fantastica boiserie in ciliegio laccato che svettava sulle altissime colonne dell’aula, portando lo sguardo su un mirabolante soffitto incastonato di fregi in gesso e motivi dipinti di fauni in caccia e ninfe emergenti dalla superficie del lago appena increspata da un brezza impetuosa di un Eolo soffiante al centro.

Tutto era austero, ma l’atmosfera della villa e della aula magna erano colmate dal sole primaverile che filtrava dalle ampie vetrate, annunciando l’inaugurazione del tutto, più vivida e fresca dell’aria di aprile.

L’accademia era dedicata al padre e fondatore di Internet, Robert Cailliau. Un caro amico del Dottor Site che aveva intuito, già da tempo, lo scopo e l’utilità di far crescere questo progetto ambizioso.

Perché, il gruppo di lavoro, intende comunicare in modo avvincente, l’universo complesso e tecnologico del Web, di cui lui proprio fu fautore e attraverso un romanzo interattivo, slegato dal tempo e dallo spazio, tutti i personaggi che possono comporre questa storia, sono scelti dal narratore per interagire fra loro, rispondendo alle domande del pubblico con semplicità e se questo vorrà; tramite lo scrittore, Farabola Juan creerà  un legame anche se pur virtuale con il sapiente Dottor Site che è conseguenza del suo misterioso alter ego Mister Web.

Questa avvincente doppia personalità è sempre presente nelllo scrittore, che in modo professionale ed accurato, cerca di spaziare in lungo ed in largo su tutto ciò che lo collega al mondo d’oggi e al suo mondo di ieri, che digitale non era.


Una sorta di gran caravan, dove si possano apprendere, in modo curioso,  soluzioni informatiche legate alle problematiche inerenti a Internet con notizie e Referer attendibili, comprovati dallo studio e dalla documentazione digitale, dovendo trattare con la massima serietà, tutti quegli argomenti e quei servizi che offre la sua azienda, in um modo meno serio e complicato; impersonado da Mister Web, (affascinante, intrigante e alcune volte pericoloso) luogotenente del Dottor Site, (professionista integerrimo e programmatore scrupoloso), cultore della buona pratica.

L’inaugurazione

Robert disse: “Signore e signori e gentili ospiti, alunni carissimi… Al dottore emerito, l’onore di tagliare il nastro rosso con queste vecchie forbici da sarto, che rappresentano, la fine ed il principio di ogni cosa”.

Così, questa voce festosa, apriva di fatto, il blog di Prosdo.com e quindi il Dottor Site iniziò dicendo: 
”Cari astanti…”

Gli altri dissero:
“Attenzione per cortesia… Silenzio… Ssh… Ssh…”

E lui continuò: “Sono molto felice di comunicarvi che in questo giorno una importante parte del mio progetto prende vita e si anima attraverso tutta la vostra partecipazione…”.


L’emozione traspariva dalla voce del dottore, di solito ferma ed altisonante.
Il cuore in lui batteva con forza, tanto che lo sentiva in gola come avvinto da una pellicola di cellofan che lo faceva sentire ansioso e come prima di una competizione, gli atleti si dan battaglia per il traguardo, Site dentro il Dottore, premeva per il suo uscire in lui, e chiedeva misura.

Il Dottor Site riprese a dir:
“Cari amici e cari colleghi… Alunni! Oggi, in presenza delle maggiori autorità e professionisti, si inaugura e si dichiara aperto il blog di Prosdo.com Srl. Questa idea di far partecipare gli utenti a questo romanzo sempre aperto a  chi lo voglia cogliere, cercheremo di mantener vivo l’interesse di tutti voi risolvendo problemi reali e concreti, in modo definitivo con la tecnologia. Evviva la tecnologia consapevole”. Esclamò, e poi a
ttese ancora un attimo per prender fiato e quindi riprese con voce più incoraggiante:
“So che spesso il mio pensiero informatico da voi non è stato apprezzato, ma io voglio dimostrarvi con il mio operato è sempre di più vicino al vostro interesse ed ai vostri cuori, che – con la mia lungimiranza – cercherò di conquistare e proteggere lungo il vostro cammino verso la fine del progetto globale del vostro futuro! “.


Detto ciò, il Dottor Site si fermò e ingoiò la famosa pastiglia blu che teneva nel tascihino con un sorso d’acqua  e subito un fremito  lo colse lungo la schiena prima che mettesse giù il bicchiere sulla cattedra.
Poi riprese più lentamente il discorso:
“I partecipanti al blog, sono invitati a lasciare la loro mail per ricevere le risposte ai bisogni più specifici.
Se lo desiderano, u
n check-up del loro sito è disponibile gratuitamente nella sezione dedicata FAI UN CHECH-UP AL TUO SITOQuindi… Tutti gli altri sono pregati di rimettersi alle e-mail ufficiali della Prosdo.com Srl.
Signore e signori… Quindi dichiaro ufficialmente aperto il Blog della Prosdo.com Srl!”

Il Blog di Prosdo.com